La White Jihad sta dilagando sul web e sta riempiendo le cronache dei media esteri, soprattutto statunitensi. Dagli Usa si sta espandendo in Europa, in particolare nel nord e nell’est del Vecchio Continente.
Le idee basate sulla supremazia della razza bianca nei confronti di ebrei, islamici, afroamericani e ispanici sono il punto cardine di questo gruppo che ha salutato con gioia il recente attentato ai danni dei fedeli di una moschea a Londra e la morte di una 17enne, Nabra Hassensen, aggredita e rapita da un uomo all’uscita da un luogo di preghiera islamico in Virginia dopo aver consumato l’iftar, il pasto con il quale si interrompe il digiuno durante il mese del Ramadan.
La White Jihad fonda le proprie credenze sull’odio politico e sociale, che a volte è legato a una base religiosa spesso vicina al fondamentalismo cristiano, e può contare su oltre mille siti web che propugnano la causa della supremazia bianca e fanno proseliti addestrando in Rete chi vuole farsi giustizia contro un islamico, una persona di colore o contro un centro che in cui si pratica l’aborto.
Della “galassia dell’estremismo bianco” fanno parte 1124 gruppi solo negli Stati Uniti. Il fenomeno non è una prerogativa a stelle e strisce.
Un esempio sono i “Soldati di Odino” un gruppo razzista di estremisti di destra che “perlustra” le strade della Finlandia che ha l’obiettivo di “proteggere gli abitanti del posto dagli immigrati”: un modus operandi che sta prendendo piede in altri paesi scandinavi e in quelli baltici, mettendo in allarme le autorità. Si proclamo “patrioti” e prendono il nome dal re degli dei della mitologia nordica, con l’aspirazione di sostenere la polizia rea, secondo loro, di non riuscire a compiere il proprio dovere fino in fondo.
La White Jihad sta infettando anche il cuore dell’Europa. In Gran Bretagna l’estrema destra razzista e xenofoba ha un seguito sempre più crescente, anche grazie al numeroso materiale disponibile sul web. Su tutti il National Action, gruppo che ha visto la luce per “celebrare” l’uccisione della deputata laburista Jo Cox, tra le cui fila si contano circa cento militanti, che triplicano su YouTube.
In Germania è sorto “Pegida”, il movimento dei “patrioti europei contro l’islamizzazione dei paesi occidentali” (Patriotische Europäer gegen die Islamisierung des Abendlandes), diventato un catalizzatore dei discorsi sull’islamismo e sull’anti-islamismo, che nel febbraio 2015 ha reintegrato nel suo comitato di direzione il leader del gruppo Lutz Bachmann, dimessosi qualche settimana prima in seguito alla pubblicazione di una sua foto da parte della Bild che lo ritraeva con un taglio di capelli e di baffi che ricordava quello di Hitler.