I non vaccinati come gli ebrei con la stella gialla durante la Shoah. È il discusso contenuto di un tweet postato (con tanto di foto) dall’europarlamentare della Lega, Francesca Donato, che poi l’ha rimosso dopo le numerose polemiche.
La politica del Carroccio aveva fatto leva sull’infamante segno di riconoscimento apposto sui vestiti degli ebrei per difendere la volontà di non vaccinarsi contro il Covid-19. A suo dire, quanto scritto non era da ascrivere come un commento irriguardoso nei confronti del popolo ebraico:
“Questo mio tweet è stato del tutto erroneamente interpretato come una mancanza di rispetto per la comunità ebraica, Il significato era proprio l’opposto, cioè quello di segnalare le derive discriminatorie delle proposte di “patentini vaccinali” vari. Spero solo che qualcuno inizi a riflettere sul significato profondo dei divieti e delle discriminazioni basati su ragioni ascientifiche e autoritarie e capisca quale rischio deriverebbe dal proseguire nella campagna d’odio verso chi sceglierà di non vaccinarsi”.
Anche non volendo parlare di antisemitismo, siamo qui, per l’ennesima volta, a constatare un paragone con la Shoah o con qualcosa che la riguarda.
Come sosteniamo da sempre, tali paragoni sono inaccettabili. A rendere più preoccupante questa vicenda è il fatto che la protagonista è una europarlamentare, che dovrebbe saper utilizzare un linguaggio appropriato in ogni occasione.
Immaginiamo che per arrivare a tale carica, un/una politica/o – in questo caso Francesca Donato – abbia fatto un importante percorso, fatto di duro lavoro e sacrifici, tanto da meritare il ruolo ricoperto.
E allora come è mai possibile che una personalità con queste capacità possa fare un errore così grossolano? Qual è stato il processo logico che ha portato ad accomunare un vaccino e la stella gialla?
Un paragone analogo venne fatto già nel giugno 2017. In quell’occasione furono alcuni internauti di Facebook a condividere l’ignobile immagine.
Allora però, il mondo era diverso. Non era in corso una pandemia. Non erano morte migliaia di persone a causa di un virus. La comparazione non era stata fatta da una politica di un importante partito italiano.
Tutto questo, forse, è una prova che non siamo usciti migliori dopo questo brutto periodo?