UNRWA, altre prove sulle complicità con Hamas nel massacro del 7 ottobre

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David Spagnoletto
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UNRWA, altre prove sulle complicità con Hamas nel massacro del 7 ottobre

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David Spagnoletto

Nuove agghiaccianti prove sono state fornite da Israele sulla partecipazione di alcuni membri dell’UNRWA al massacro del 7 ottobre.

Nuove agghiaccianti prove che mettono in imbarazzo l’organizzazione delle Nazioni Unite per i palestinesi e l’ONU nella sua interezza.

Perché va da sé, che anche se per mezzo di una sua agenzia, l’organizzazione intergovernativa a carattere mondiale, che dovrebbe tutelare la pace e la sicurezza avrebbe giocato un ruolo significativo nell’azione terroristica di cinque mesi nel sud d’Israele.

Vediamo le rivelazioni di questi giorni.

Israele ha divulgato due conversazioni telefoniche, registrate durante i massacri del 7 ottobre. Una delle voci appartiene a Yusef al-Hawajara, insegnante dell’UNRWA ai Deir el-Balah, l’altra a Mamduh Alkali, “un terrorista della Jihad islamica” maestro in una scuola elementare: “Sono dentro, con gli ebrei. Abbiamo donne ostaggi, ne ho catturata una”.

Yusef al-Hawajara si è vantato al telefono con un suo amico di aver catturato un’israeliana descritta come una “sabaya”, lo stesso termine usato dai jihadisti dello stato islamico per intendere una schiava sessuale (clicca qui per ascoltare la conversazione).

Più in generale, l’esercito israeliano ha dichiarato che 450 insegnanti dell’UNRWA sono terroristi di Hamas, di cui almeno dodici di loro hanno partecipato all’attacco arabo-palestinese del 7 ottobre.

La questione è assai complessa e non inizia con la mattanza del 7 ottobre. Sono anni che l’agenzia ONU per i palestinesi entra in “collisione” con Hamas.

Tra gli episodi più significativi quello avvenuto nel 2014, quando in edifici scolastici dell’UNRWA a Gaza vennero ritrovati razzi, che invece che essere sequestrati tornano al legittimo proprietario: Hamas.

In questi anni anziché redigere decine di risoluzioni contro Israele, l’ONU avrebbe dovuto guardare a casa propria, vedere cosa non funzionasse all’interno dell’UNRWA che opera a Gaza.

Per lavorare nella Striscia occorre avere a che fare con chi la governa, ossia quel gruppo terroristico arabo-palestinese che si chiama Hamas.

Abbandoniamo le astrattezze e torniamo al mondo reale. Con chi altri dovrebbe dialogare l’UNRWA per aiutare gazawi se non con Hamas?

E allora i problemi sono almeno due: un gruppo terroristico al potere legittimato dall’ONU attraverso l’UNRWA e l’UNRWA stessa che via via ha strizzato troppo l’occhio (eufemismo) ad Hamas, tanto che alcuni suoi membri ne sono divenuti parte integrante.

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