“Il mio saggio è stato bocciato per non aver incolpato Israele”. È quanto accaduto a Danielle Greyman, studentessa ebrea dell’Università di Leeds, che ora sta pensando di citare in giudizio l’Ateneo per negligenza e per aver infranto l’Equality Act.
Danielle Greyman ha rivelato che il suo saggio era stato concordato con il relatore (come se un relatore avesse il diritto di entrare nella questione israelo-palestinese), fattore che ha stupito ancora di più la giovane, che mai aveva fallito un esame universitario.
Ma cosa aveva scritto la Greyman?
Nient’altro che la verità; Hamas è un gruppo terroristico, che non si cura dei bisogni del popolo palestinese e che usa i bambini come scudi umani:
“Non dovrebbe essere una dichiarazione controversa dire che Hamas commette crimini contro i palestinesi poiché questi fatti sono supportati e ben noti. La natura criminale di Hamas ha portato Hamas a essere designato un’organizzazione terroristica”.
Danielle Greyman ha fornito otto esempi di antisemitismo insegnato ai bambini nelle scuole dell’UNRWA nella Striscia Gaza, tra cui un insegnante che venerava Hitler e altri che celebravano gli attacchi terroristici con i coltelli, i rapimenti e gli atti di riscatto contro lo Stato d’Israele.
Tesi inaccettabili per i suoi professori di Sociologia, che avrebbero voluto nel saggio più colpe da ascrivere al governo di Gerusalemme:
“Questo ignora il fatto che lo stato israeliano commette atti di violenza… “Quindi sette insegnanti costituiscono un’ondata di antisemitismo?”.
Sì, sette insegnanti costituiscono un’ondata di antisemitismo. Ma anche uno solo, visto che le scuole in cui si insegna l’odio antiebraico sono sotto il controllo dell’UNRWA, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente.
Danielle Greyman ha dovuto ripetere l’esame, che ha superato.
L’episodio è l’ennesimo segnale di come l’odio per Israele sia ben radicato nelle università occidentali, che si preoccupano di più delle presunte responsabilità di uno stato sovrano rispetto a quello di un gruppo terroristico.