L’autore di questa foto, scrive: “un selfie mentre i militari israeliani mi stanno inseguendo”.
Risultato: 12.000 retweet e 6.600 preferiti su Twitter in 14 ore.
La foto fa il giro del web con lo stesso titolo, dando quindi per buona la sua autenticità. Da notare come uno dei due militari abbia una pistola puntata contro l’autore del click.
Ma dato che tra i compiti della nostra redazione vi è il controllo della veridicità delle fonti soprattutto di matrice antisemita, antisionista che fomentano l’odio contro gli ebrei ed Israele, siamo venuti a conoscenza che l’autore del selfie si chiama Tamer, un membro di un gruppo rap palestinese formatosi nel 1999 a Lod non lontano da Tel Aviv che due anni fa si è anche esibito in Italia.
Quindi raggiungiamo il suo profilo Facebook e leggiamo un post di poco più di un’ora: “Una foto che è basata su una storia vera! I due attori ( i poliziotti ) sono anch’essi palestinesi”.
Quindi dopo aver destato scalpore, il furbo Tamer si guadagna prima migliaia di consensi con una notizia falsa e poi racconta la verità per stare in pace con la sua coscienza. Ma il dado è tratto e benché in questa pagina abbiamo molti amici, neppure nella migliore delle ipotesi potremo mai esser certi di aver raggiunto tutte le persone a cui Tamer ha volutamente raccontato una menzogna che purtroppo si accatasterà alle innumerevoli bugie contro gli ebrei e Israele.