Nonostante siano passati anni e tutto questo sembra sia lontano da noi ci si chiede ancora oggi “Perché?”. Perché degli uomini miravano a sterminare altri diversi da loro? Perché questi uomini seguirono un assassino della nostra epoca come Adolf Hitler? Perchè si arrogarono il diritto di decidere la sorte di altri esseri umani che avevano “la (sola) colpa” di essere diversi? Penso, dunque sono diceva Cartesio; se questo è ciò che davvero dovrebbe essere, se l’essere umano esiste solo pensando, come si può arrivare ad uccidere qualcuno che ha la stessa facoltà? Il film “The Eichmann Show” passa in rassegna, attraverso la storia del processo al criminale di guerra nazista, il pensiero di chi, fra i gerarchi del Reich, a fine guerra si dichiarò un mero servitore della patria che faceva il suo dovere eseguendo gli ordini dei suoi superiori.
La storia insegna che Hitler non agì da solo. Tanti furono i condannati ma sempre troppo pochi rispetto ai colpevoli. In occasione della Giornata della Memoria il 27 gennaio, arriva al cinema il film che racconta il “processo del secolo” ad Adolf Eichmann, uno dei principali responsabili del terribile Olocausto. Otto Adolf Eichmann, un uomo come tanti che serviva la sua patria, che aveva moglie e figli , che aveva amici e obiettivi; colui che guidò la preparazione di quella che veniva considerata dai Nazisti “la soluzione finale”. Il volto di un uomo dalla doppia identità.
Una domanda che molti non si sono posti è: conosceva Eichmann il significato delle proprie azioni? Quando lo chiesero a lui rispose che stava solo eseguendo degli ordini. Chi lo conosceva sapeva che Adolf Eichmann traeva piacere nel torturare ed uccidere gli ebrei, tutti sapevano che Eichmann realmente li riteneva una razza inferiore e che non era un semplice esecutore dalla soluzione finale. Era un uomo che giocava, come molti nell’apparato nazista, a fare dio. Nonostante fosse riuscito a scappare alla fine della guerra, decise ugualmente di rilasciare un’intervista per smascherarsi e godere ancora un po’ dell’uomo che era stato delineando così un profilo di sé stesso mediocre e meschino. “The Eichmann show” , il cui titolo sembra ironizzare su quello che i tedeschi nazisti amavano fare meglio, cioè mettersi in mostra, sarà trasmesso nelle sale il 25, 26 e 27 gennaio.
