I testi scolastici prodotti dall’agenzia Onu per i profughi palestinesi (Unrwa) sono caratterizzati dall’odio per Israele e dall’incitamento alla Jihad.
L’ha rivelato un rapporto dell’istituto di ricerca IMPACT-se, il cui lavoro è atto ad analizzare e a monitorare i sistemi educativi in base agli standard internazionali sull’educazione alla pace e alla tolleranza indicati dalle dichiarazioni e risoluzioni dell’agenzia Onu per la cultura, la scienza e l’istruzione (Unesco).
Secondo il rapporto dell’IMPACT-se nei testi scolastici esaminati Israele viene indicato come “occupatore sionista” e come il “nemico”, che scaricherebbe appositamente i rifiuti tossici e radioattivi nella West Bank e avrebbe deliberatamente dato fuoco alla moschea di al-Aqsa.
Ma non solo, perché se il lettore più disattento potrebbe “accettare” le farneticazioni palestinesi contro Israele, lo stesso non si può dire dei problemi di matematica che vengono posti agli alunni palestinesi, il cui compito è quello di identificare il numero corretto di “martiri dalla prima intifada”.
Il direttore generale di IMPACT-se, Marcus Sheff, ha detto che l’anno scorso il Commissario generale dell’Unrwa Phillippe Lazzarini:
“Ha lanciato una campagna d’immagine, garantendo a politici e mass-media che le scuole dell’Unrwa sono ‘un paradiso di tolleranza’. Ma la realtà è che, con il suo materiale, l’Unrwa si rende complice della radicalizzazione degli scolari palestinesi mediante la glorificazione dei terroristi, l’incoraggiamento alla violenza e l’insegnamento delle calunnie del sangue”.
Sheff ha continuato:
“Parliamoci chiaro l’Unrwa è un’agenzia delle Nazioni Unite, finanziata dalla comunità internazionale dei donatori. La maggior parte del suo budget è destinato all’istruzione. Non è irragionevole aspettarsi che i paesi donatori garantiscano che i loro fondi non vengano usati per insegnare l’odio e che i potenziali donatori conducano i dovuti controlli sul materiale scolastico dell’Unrwa prima di versare i fondi. Per anni l’Unrwa ha seccamente rifiutato di rendere pubblico il suo ‘Curriculum Framework’* che, a suo dire, si oppone all’istigazione nei libri di testo palestinesi. Ora sappiamo perché: alcuni dei suoi contenuti sono persino peggiori di quelli dell’Autorità Palestinese. Dopo aver persuaso negli ultimi mesi governi e parlamenti, senza mai fornire prove, che l’Unrwa non istiga all’odio gli scolari, il signor Lazzarini dovrebbe spiegare come è potuto accadere sotto i suoi occhi, e cosa intende fare al riguardo”.
Con tali insegnamenti come si può arrivare alla pace con Israele?
*Il Curriculum Framework viene utilizzato come strumento di riflessione e discussione sulle possibilità per migliorare l’apprendimento per tutti gli studenti attraverso un curriculum internazionalizzato.