Operazione antiterrorismo in Germania, dove due iranian sono stati arrestati con l’accusa di preparare un attentato, utilizzando cianuro e ricina, considerata da Berlino un’arma biologica.
Il blitz è scattato dopo la segnalazione di un paese “amico”, che ha allertato i servizi segreti tedeschi. Blitz effettuato dalle forze speciali Sek e dagli agenti antiterrorismo che hanno fatto irruzione in un appartamento di Castrop-Rauxel, in Nordreno-Westfalia, muniti di tute protettive.
A finire in manette è stato un iraniano di 32 anni, sospettato di appartenere a un gruppo terroristico sunnita, e un suo fratello di 25.
La polizia federale criminale BKA, secondo la Bild, ha seguito i movimenti dei due per giorni.
Secondo quanto rivelato dalle polizie di Muenster e Recklingshausen e dalla Procura generale di Duesseldorf i due si sarebbero procurati cianuro e ricino per commettere “un attentato grave”.
Al momento non sono stati resi pubblici altri dettagli, come il luogo in cui avrebbe dovuto avvenire l’attentato terroristico o la data.
Nella casa dove è avvenuto l’arresto non sono state trovate le sostanze cercate. Gli inquirenti si stano avvalendo degli esperti dell’Istituto Koch per far luce sulla vicenda.
Questo episodio rimanda la Germania indietro di quattro anni, quando a Colonia, un tunisino e una donna tedesca erano finiti in manette con l’accusa di aver fabbricato il veleno e fatto un’esplosione di prova.
Anche in quella circostanza fu un servizio segreto straniero e “amico” ad avvertire le autorità tedesche.
Allo stato attuale non è vi alcun collegamento tra gli iraniano arrestati e il regime di Teheran, che nel dicembre scorso era salito nelle cronache tedesche, perché il governo di Berlino lo riteneva il mandante di alcuni attentati contro gli ebrei avvenuti in territorio tedesco.
Questa è una vicenda da seguire, perché gli sviluppi potrebbero portare a scoprire cose interessanti in merito al terrorismo islamico che opera in Germania…