Le bugie hanno le gambe corte, ma non per la narrativa palestinese, che continua a riscuotere consensi in Sudafrica in merito all’apartheid israeliano.
All’Università di Città del Capo, infatti, l’associazione studentesca di solidarietà palestinese PSF (Palestine Solidarity Forum) ha invitato i membri dei gruppi terroristici islamici Hamas e Jihad islamica palestinese a parlare agli studenti, come normali relatori.
L’occasione è stata la settimana israeliana dell’Apartheid (già il nome è tutto un programma), tenutosi in un’aula con bandiere di Hamas e Hezbollah, che ha visto la partecipazione da remoto di Nasser Abu Sharif (Jihad islamica palestinese) e Khaled Qadomi (Hamas), che si sono collegati dall’Iran.
Un’altra beffa è arrivata dai vertici dell’Università che hanno risposto alla critiche, rispondendo che l’evento “non istituzionale, ma ospitato da un’associazione studentesca”. Uno smarcamento maldestro, che rasenta il ridicolo.
Stupore per la sede dell’iniziativa antisraeliana è stato espresso da Erin Dodo, presidentessa della South African Union of Jewish Students (SAUJS), la quale ha dichiarato che i due terroristi ospiti collegatesi dall’Iran non era stato menzionati nel programma, contravvenendo alle regole di rivelare gli oratori prima di ogni evento.
Non solo perché Erin Dodo ha provato ad avere spiegazione dall’Università, che ovviamente non sono mai arrivate.
Questo episodio è estremamente pericoloso per varie ragioni.
Perché ricalca l’assurdo e mendace legale dell’apartheid israeliano. Perché gruppi terroristi palestinesi hanno parlato agli studenti, presentando Israele come il nemico da combattere.
Tutto questo con i vertici dell’Università di Città di Capo che hanno chiuso più di un occhio, permettendo la realizzazione di un evento contro Israele.