Una serie di bugie è scesa in piazza assieme a decine di migliaia di iraniani a Teheran per la “Giornata di al-Quds”, manifestazione annuale che si svolge nell’ultimo venerdì di Ramadan in sostegno dei palestinesi in chiave antisraeliana.
Perché questo c’è alla base: odio per Israele e non vera e propria vicinanza ai palestinesi, la cui sofferenza viene strumentalizzata per offuscare l’opinione pubblica araba e non solo.
Quali sono queste bugie?
Partiamo da alcuni slogan intonati: “Morte all’America” e “morte a Israele”. Slogan che provano, e molte volte ci riescono, a far credere che Washington-Gerusalemme siano un tutt’uno. I due paesi non sono lontani, ma neanche così vicini come una visione miope della politica internazionale vorrebbe far credere. L’obiettivo è chiaro: unificare per fortificare l’idea di un Male assoluto, cui addossare ogni responsabilità.
Continuiamo con gli slogan: “la Palestina è l’asse di unità del mondo musulmano”. Già sul termine Palestina, qualcuno ci dovrebbe illuminare in merito ai confini, alla capitale e magari perché no, anche sulle leggi che la regolano.
Se fosse vero che la Palestina è l’asse di unità del mondo musulmano, perché non si aiutano i palestinesi a migliorare le proprie condizioni di vita, anziché puntare il dito contro Israele?
Prestare aiuto ai palestinesi non vuol dire necessariamente attaccare lo Stato ebraico, anzi. Costruire scuole, centri culturali, parchi giochi, aree verdi sarebbe un bel modo di sostenere i palestinesi. Se solo questo fosse il vero desiderio, ma non lo è. Perché l’unico aiuto è finanziare il terrorismo palestinese per seminare terrore nei cittadini israeliani.
Le bugie, poi, hanno lasciato spazio alle speranze con lo slogan “la distruzione di Israele è vicina” con il benestare di alti funzionari iraniani, che hanno partecipato all’evento, compreso il presidente Ebrahim Raisi e il comandante delle forze al-Quds dei Pasdaran Esmail Ghaani, nonché il Segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah.
Il presidente del parlamento iraniano Mohammad Qalibaf ha detto ai manifestanti che Israele è la ”radice” dei problemi nella regione e che:
“I palestinesi stanno affrontando attivamente l’aggressione israeliana da Gaza al cuore di Tel Aviv”.
Fumo negli occhi per l’appunto…