La prima sera di Rosh ha Shanà leggiamo Achòt ketannà, una composizione poetica che si conclude con le parole finisca l’anno e le sue maledizioni e inizi l’anno e le sue benedizioni, un chiaro auspicio che l’anno che sta per iniziare sia migliore di quello passato. Nel leggerlo non si può fare a meno di…
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Lo shofar: una mitzvà per chi suona e per chi ascolta
Lo shofar ha una funzione importante nelle preghiere di Rosh hashanà: attraverso le norme della Halakhà possiamo capire cosa dobbiamo fare perché svolga al meglio la sua funzione. 1.Il suono ha lo scopo di risvegliarci dall'indifferenza e dalla sonnolenza spirituale e richiamare la riflessione sulla ‘Akedath itzchak, cioè la legatura di Isacco e non il…
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Rosh ha Shanà 5781: per ascoltare il silenzio e il suono
Quando il capodanno ebraico cade di sabato non si suona lo Shofar, e questo non perché suonare lo shofar di Shabbat sia proibito; infatti lo Shofar non è considerato uno strumento musicale, e saperlo suonare è una hochmà (una sapienza), ma non una melachà (un lavoro). Ora, nel caso si sia sprovvisti dello Shofar, pur…
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Rosh ha Shanà 5781: con il capodanno ebraico parte il nuovo anno ricco di sfide per Israele
Questo Sabato e Domenica il popolo ebraico celebrerà Rosh Ha Shanà, il capodanno (o meglio la prima delle quattro date che la tradizione ebraica considera iniziali, con il capodanno degli alberi, quello della liberazione del popolo all’inizio del “primo dei mesi” in cui cade Pesach, la Pasqua ebraica; e quello delle primizie a Shavuot o…
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Rosh ha Shanà: oltre i limiti delle parole
“Beato il popolo che conosce la Teru’à, Signore, alla luce del tuo volto essi procederanno (Salmi 89,17) La Torah non dice espressamente che il giorno di Rosh ha Shanà (il capodanno ebraico) si debba suonare lo Shofar: il primo giorno del settimo mese (Tishrè) “sarà per voi giorno di Teru’à” (Numeri 29: 1) e ancora…
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Rosh ha Shanà, il capodanno ebraico: arriva l’anno 5779
Oggi per l’ebraismo si conclude l’anno 5778 e stasera si apre il nuovo anno 5779. Dato che capodanno nella tradizione ebraica è l’inizio di un periodo di giudizio, più che una festa, e dunque richiede l’esame di sé, della propria condotta passata e il raddrizzamento dei torti compiuti e il pentimento dei peccati commessi, è…
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Netanyahu all’ONU: “La luce di Israele non si estinguerà mai”
Il discorso di Benjamin Netanyahu alla settantaduesima Assemblea Generale ONU (qui il testo integrale) è stato uno dei più illuminanti della sua carriera. Non si tratta solo di una valutazione personale, ma del cambio di retorica che il Premier ha voluto esprimere sottolineando per la prima volta gli avvenimenti dell’ultimo anno con un velo di…
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Parole, preghiera e maldicenza
Parole, preghiera e maldicenza. Grande protagonista dei giorni solenni che vanno da Rosh Ha Shanà a Kippur è la parola. Mentre la mente e lo spirito sono impegnati a riflettere per fare un esame di coscienza e analizzare le azioni fatte o non fatte nel corso dell’ultimo anno, la bocca – il tramite attraverso cui…
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Rosh hashanà: giorno in cui il Mondo è stato concepito?
Una delle frasi che si ripete più volte durante la preghiera di Musaf di Rosh hashanà è l’espressione che si dice dopo avere ascoltato il suono dello Shofar: Hayom harat ‘olam. Le parole harat ‘olam sono dette da Geremia (cap. 20, 17) che è notoriamente un profeta che ha annunciato sventure puntualmente accadute. Siamo abituati…
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Lo shofàr: i dispersi e i respinti
Uno dei componimenti poetici che troviamo in tutti gli usi è il pijùt che si dice dopo avere ascoltato il suono dello shofàr: Haiòm haràth olàm. Queste prime parole – che sono un’espressione del profeta Geremia in un momento di grande sconforto - sono ambigue. Possiamo tradurle così: “oggi è il concepimento del mondo” oppure…
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