Troppo poco, troppo tardi. L'eventuale impegno internazionale per “pacificare” la Libia è ormai un impegno che, con tutta probabilità, non porterà a nuovi dati positivi in quell'area. Vediamo i dati: dovrebbero esserci attualmente circa 6500 militanti dell'Isis in Libia, il doppio di quanto si pensava appena pochi giorni fa. Il loro numero sta comunque crescendo…
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La Conferenza di Roma per la Libia
Sono ben ventiquattro i Paesi che si sono riuniti il 2 febbraio scorso per decidere, finalmente, come quanto e dove iniziare il contrasto all'espansione del Daesh/Isis in Siria-Iraq e, soprattutto, in Libia. Tra di essi c'è la Turchia, accusata da varie fonti di essere una parte del problema e non della soluzione, o l'Arabia Saudita,…
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Una coalizione musulmana contro ISIS
L'Arabia Saudita ha annunciato la creazione di un'altra coalizione internazionale per fermare l'ISIS. Questa nuova alleanza sarà composta da 34 paesi musulmani e avrà un centro operativo a Riyadh, la capitale del regno saudita. L'obiettivo della coalizione sarà quello di "combattere il terrorismo con ogni mezzo" si legge in un comunicato diramato dall'agenzia stampa nazionale.…
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Il furgone della vergogna
L’uomo del giorno, suo malgrado, si chiama Mark Oberholtzer e di mestiere fa l’idraulico in Texas City. La sua impresa di riparazioni ha avuto negli ultimi giorni una campagna pubblicitaria della quale, è facile presupporlo, avrebbe fatto volentieri a meno, e ora si ritrova ingarbugliata a un filo che lega un idraulico del Texas direttamente alla Casa Bianca...…
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Soufan Group: “il numero di foreign fighters è raddoppiato in un anno”
Secondo il Soufan Group, un'agenzia statunitense che fornisce servizi di intelligence e sicurezza a governi e istituzioni internazionali, il numero di foreign fighters in Siria e Iraq sarebbe raddoppiato nell'ultimo anno arrivando a toccare almeno le 27 mila unità. Il fenomeno, che ha ormai raggiunto dimensioni globali, sembra indicare che gli sforzi compiuti dai governi di tutto…
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Pubblicato dal Guardian il “manuale dello Stato Islamico”, un documento che delinea la strategia del Califfato
Grazie a un documento di 24 pagine ottenuto dal quotidiano inglese The Guardian l'Occidente è ora in grado di analizzare gli obiettivi strategici dello Stato Islamico. Quello che gli analisti internazionali definiscono "il manuale del Califfato" mostra dettagliatamente come il gruppo terroristico vuole costruire un vero e proprio Stato a cavallo fra Siria e Iraq:…
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Ebrei francesi furiosi per per i commenti dell’ambasciatore negli USA Araud
L'ambasciatore francese negli Stati Uniti, in seguito agli attentati di Parigi dello scorso 13 Novembre, scrive ai suoi concittadini una lettera in cui viene fatta una distinzione fra i giornalisti e gli ebrei colpiti negli attentai di Gennaio ed i normali cittadini uccisi negli ultimi attacchi terroristici. Possibile che un diplomatico di alto rango possa…
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Il terrorismo di Parigi e la fase di negazione europea
Nonostante ci fossero già stati negli ultimi due anni una serie di eventi che potevano costituire un serio avvertimento di ciò che stava per succedere, il 14 Novembre 2015 la Francia, e l'Europa in generale, è entrata nell'ordine di idee che la minaccia terroristica è concreta e va affrontata direttamente. Non si tratta di una…
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Perché l’ISIS non attacca Israele?
Tra le varie idiozie che sento questi giorni ce n'è una che merita attenzione. Ieri sera a Virus, Reas Sayed, responsabile legale delle “Comunità islamiche di Milano” fingendosi ingenuo poneva una domanda provocatoria: "PERCHE' L'ISIS NON ATTACCA ISRAELE?" alludendo maliziosamente al fatto che dietro lo stato islamico possano esserci gli ebrei. Gli ebrei sono abituati…
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La lezione di Charlie non appresa dall’Europa
Europa, dopo l'attentato di Charlie Hebdo ti sei indignata, hai fatto tanto clamore e sei diventata Charlie. Eppure avevi subito attentati anche peggiori. A Tolosa, per esempio, dove dei terroristi aprirono il fuoco contro una scuola uccidendo 4 persone, tra cui 3 bambini. Per carità, le libertà di stampa, di parola e di satira sono…
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