Il verdetto della Corte di Giustizia Europea emesso il 12 novembre, secondo il quale i prodotti provenienti dai cosiddetti “territori occupati” israeliani devono essere etichettati come tali, non può giungere, e infatti non giunge come una sorpresa. Lo evidenzia con sfrontata franchezza la portavoce dell’ambasciata della Unione Europea a Ramat Gan, in Israele, quando afferma…
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Israele risponde all’etichettatura dei prodotti: sospesi i rapporti diplomatici con le istituzioni europee
E' arrivata la prima risposta israeliana alla decisione dell'Unione Europea di etichettare i prodotti israeliani provenienti dagli insediamenti ebraici in West Bank: il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha ordinato la sospensione dei rapporti diplomatici con le istituzioni UE escludendole di fatto da qualsiasi discussione riguardante il conflitto israelo-palestinese. Il Ministero degli Esteri ha spiegato…
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Etichettatura dei prodotti: al via la campagna di risposta israeliana
Dopo alcuni giorni di silenzio, dettato anche dai tragici attentati terroristici di Parigi, Israele inizia la sua battaglia contro la decisione dell'Unione Europea di etichettare i prodotti provenienti dalla West Bank, da Gaza e dalle Alture del Golan. Le prime misure verranno prese nei confronti dei 16 paesi che hanno dato la spinta iniziale all'etichettatura…
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Etichettatura dei prodotti israeliani della West Bank, la prova del doppio standard
Le nuove linee guida dell'UE sull'etichettatura dei prodotti provenienti dagli insediamenti israeliani in West Bank sono l'esempio di una nuova discriminazione istituzionalizzata. Come ha ricordato il Ministero degli Esteri israeliano in una nota pubblicata ieri, la discriminazione ai danni dello Stato d'Israele è palese se si considera il fatto che altre simili dispute territoriali (…
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