Minacce di morte e una fatwa, la prima palestinese dal 1948, sono state rivolte alla regista e alle attrici di In Between - Libere, disobbedienti e innamorate, film in uscita il 6 aprile prossimo. Motivo? Perché l’opera prima di Maysaloun Hamoud parla schiettamente di sesso e racconta le storie di tre giovane donne arabe, desiderose…
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Munich: a palestinian story, una volgarità cinematografica al Festival di Cannes
Al Festival del Cinema di Cannes quest'anno c'è un film davvero odioso. Si chiama "Munich: a palestinian story": il regista è un libanese di origine palestinese, Nasri Hajjaj; la vicenda riproduce quella delle Olimpiadi di Monaco, nel 1972; la tesi è quella che vorrebbe i terroristi di Settembre Nero, autori del sequestro, "combattenti per la…
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I nostri film della Memoria. Una riflessione su cinema e Shoah
Può l’arte rappresentare l’irrappresentabile? All’indomani della Shoah filosofi, registi, artisti e storici hanno cercato di rispondere a questa domanda, che ha dato vita ad un dibattito nel cinema, e ancora oggi anima intellettuali e critici cinematografici. La storia contemporanea è costellata di polemiche e dibattiti su registi e film che hanno messo in scena l’orrore…
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“Il figlio di Saul” tra critiche e antisemitismo
L’acclamatissimo film ungherese "Il Figlio di Saul", che ha un approccio ravvicinato con l'Olocausto ed è diretto da un Ebreo, ha sollevato lo spettro dell'antisemitismo nel paese dell'Europa centrale. Estrema destra e razzismo, incoraggiati dal primo ministro Viktor Orbán, recentemente hanno rafforzato la loro presenza in Ungheria, soprattutto dopo l'incremento nell'afflusso di rifugiati e lavoratori migranti…
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Il labirinto del silenzio: la verità sopra ogni cosa
Olocausto. La parola è così brutta da sembrare quasi una parolaccia. Uno sterminio di idee, di persone, di tutte le cose in cui l’umanità dovrebbe credere: La libertà. Eppure il mondo cerca ed ha cercato sempre di dimenticare gli orrori che ha commesso. Nessuno vuole prendersi la responsabilità di ciò che è stato e tutti,…
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Oriented, un film che esplora l’identità sessuale degli arabi-israeliani
Nel Gennaio 2013 il produttore e regista inglese Jake Witzenfeld ha iniziato a girare Oriented, un film ispirato dai video Youtube dei Qambuta, in italiano "cavolfiore", un gruppo artistico palestinese formato da omosessuali che ironizzano su temi sociali e politici della comunità arabo-israeliana. A Maggio di quest'anno la pellicola farà il suo debutto nei cinema…
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La vera identità di Woman in Gold
Per un momento ho temuto che le persone intorno a me fossero portate a rispolverare i soliti atavici pregiudizi: “Ah vedi questi ebrei, sono avidi ed egoisti, attaccati soltanto ai soldi e alle cose preziose'”. E invece no, non è così, questa considerazione è durata solo un momento, perché subito dopo mi sono ricreduta. Ne…
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10 arabi israeliani, in mezzo a tanti altri, che sono l’orgoglio di Israele
"Israele è uno stato di apartheid", "la società israeliana è razzista", "gli arabi israeliani sono dei cittadini di serie B"... Non si contano più questi ritornelli menzogneri, ignoranti, che mirano ad infangare l'immagine di Israele ed a delegittimare quella che è l'unica democrazia del Medio Oriente dove tutti i cittadini hanno gli identici diritti e…
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Amos Gitai al Festival di Venezia con un film sull’assassinio di Rabin
Amos Gitai, pluripremiato regista israeliano, presenterà al Festival del Cinema di Venezia la sua ultima opera "Rabin, the last day", un film che narra la vicenda dell'assassinio del Primo Ministro israeliano Yitzhak Rabin. Non è la prima volta che il mondo del cinema israeliano si ferma a riflettere sull'omicidio Rabin: Herz Frank and Maria Kravchenko realizzarono "Beyond…
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