L’esercito israeliano questa notte è intervenuto per far chiudere una stazione radio palestinese dopo che quest’ultima aveva mandato in onda un incitamento all’omicidio di cittadini israeliani. L’emittente al-Huriya di Hebron aveva recentemente diffuso il suo supporto per gli accoltellamenti ed aveva invitato i propri radioascoltatori a commetterne altri. La ragione di tale intervento, che ha portato al sequestro di quasi tutto l’equipaggiamento, risiede soprattutto nel fatto che Hebron è ad oggi la città da cui provengono gran parte degli attentatori che hanno partecipato all’ultima ondata di attacchi mortali. Inoltre solo nelle vicinanze di Hebron in cinque settimane ci sono stati 29 attacchi contro civili israeliani, 22 dei quali effettuati con coltelli.
Un portavoce dell’esercito ha definito l’azione “un passo necessario” per mettere fine all’incitamento alla violenza ed ha assicurato che continuerà a prendere tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini dello Stato d’Israele.
La decisione è stata presa dopo l’ennesima trasmissione in cui veniva falsamente affermato che Israele sta giustiziando o rapendo degli adolescenti palestinesi. I nomi forniti dall’emittente radiofonica infatti erano quelli di attentatori morti nel tentativo di accoltellare israeliani o di ragazzi arrestati per aver lanciato pietre contro l’esercito. Al-Huriya è stata fondata a Gaza nel 2002 da attivisti dell’OLP. In seguito alle elezioni del 2007 in cui Hamas ha preso il potere nella Striscia al-Huriya si è spostata a Hebron. Simili provvedimenti nei confronti della radio erano già stati presi nel 2002 e nel 2008.