Gli Stati Uniti sono prossimi al ritiro dal Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu. Ad annunciarlo è stata l’ambasciatrice presso le Nazioni Unite, Nikki Haley, che ha chiarito un punto cruciale: il ritiro dal Consiglio non equivale a un disimpegno nell’ambito dei diritti umani.
Haley ha precisato che gli Usa hanno preso questa decisione per il trattamento riservato dal Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu nei confronti di Israele:
“Assumiamo questa iniziativa perché il nostro impegno su questo fronte non ci consente di restare parte di un organismo ipocrita che deride i diritti umani”.
L’ambasciatrice statunitense ha definito l’organismo in questione un “protettore di chi abusa dei diritti umani”, citando l’ammissione del Congo come suo membro nonostante il rinvenimento delle fosse comuni.
La decisione degli Stati Uniti è stata salutata con favore dall’ambasciatore di Israele all’Onu, Danny Danon:
“Il Consiglio dei Diritti Umani è da tempo nemico di coloro che veramente hanno a cuore i diritti umani nel mondo Gli Stati Uniti hanno dimostrato ancora una volta il loro impegno alla giustizia e alla verità e la loro riluttanza a consentire all’odio cieco nei confronti di Israele nelle istituzioni internazionali di restare incontrastato”.
Israele ha ringraziato il presidente Trump per il coraggioso ritiro dal Consiglio tramite il ministero degli Esteri:
“Invece che occuparsi dei regimi che sistematicamente violano i diritti umani quel Consiglio si è ossessivamente fissato con Israele, l’unica vera democrazia del Medio Oriente”.
Come può l’Onu accettare nel Consiglio dei diritti umani paesi come il Congo, in cui è stata dimostrata la presenza di fosse comuni e poi attaccare Israele?
Chissà se un giorno avremmo una risposta…