Lo Yad Vashem ha deciso di cambiare due importanti preghiere per la giornata della memoria della Shoah. Il motivo va ricercato nella volontà di soddisfare la richiesta di Yael Robinson, nipote di un ebreo libico, sopravvissuto all’Olocausto.
Il problema era sorto lo scorso anno, quando Yael aveva contestato il fatto che le preghiere non includessero le vittime al di fuori dell’Europa. La studentessa aveva scritto una lettera al Museo dell’Olocausto, sottolineando l’assenza delle vittime non europee fra le preghiere.
Studentessa che aveva precisato di non voler recare alcuna offesa alle vittime europee, ma solo di sottoporre la questione a chi era in grado di porre rimedio.
Da questo momento la cerimonia avrà due preghiere cambiate, quelle di Yizkor e El Maleh Rahamim.
La vecchia preghiera di El Malei Rachamim finora recitava una richiesta a Dio di:
“Riposare sulle ali della Presenza Divina, tra i santi, puri e gloriosi che brillano come il cielo, per l’anima di tutte le anime dei sei milioni di ebrei, vittime del Olocausto in Europa”.
Lo Yad Vashem è l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Israele, istituito per:
“Documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante la Shoah preservando la memoria di ognuna delle sei milioni di vittime”.
Tale ente, inoltre, ricorda e celebra i non ebrei di diversi paesi “che rischiarono le loro vite per aiutare gli ebrei durante la Shoah”.
La sua fondazione è datata 19 agosto 1953 con la Legge del memoriale approvata dalla parlamento israeliano (Knesset). Il Memoriale è stato costruito sul versante occidentale del Monte Herzl della foresta della capitale Gerusalemme.