Sale la tensione fra Israele e la Polonia. La causa è da ricercare nella legge in discussione sulla restituzione dei beni sottratti agli ebrei durante la Shoah da parte del Parlamento polacco, che mette un limite temporale di trent’anni per presentare richieste di indennizzi, con attuazione retroattiva.
Alon Bar, il capo del dipartimento politico del ministero degli Esteri, ha sottolineato che se il Senato di Varsavia dovesse approvare la legge in via definitiva, questa:
“Influirebbe negativamente sul 90% delle richieste di restituzione delle proprietà da parte dei sopravvissuti all’Olocausto e dei loro discendenti”.
Un concetto che il diplomatico israeliano ha riferito all’ambasciatore della Polonia in Israele, Mark Magirowski, convocato a Gerusalemme.
Alon Bar, esprimendo il suo “grave disappunto”, ha ribadito che la Polonia è ancora nelle possibilità di non approvare una legge, che sarebbe l’ennesimo schiaffo ai parenti e alle vittime della Shoah:
“Questo non è un dibattito storico sulla responsabilità della Shoah, ma piuttosto un debito morale della Polonia con coloro che erano suoi cittadini, le cui proprietà sono state saccheggiate durante l’Olocausto e sotto il regime comunista”.
“Non è un dibattito storico”. Una frase rivolta indirettamente al presidente il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, impegnato da anni a cercare di cancellare le responsabilità della Polonia in merito alle morte di milioni di ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.
Morawiecki che ha dichiarato alla stampa:
“Finché sarò primo ministro, la Polonia non pagherà certamente per i crimini tedeschi, non uno zloty, non un euro, non un dollaro”.
Ricapitolando: se questa legge passasse, i ricorsi pendenti che non hanno trovato risoluzione negli ultimi trent’anni saranno eliminati, con effetto retroattivo e non sarà, quindi, più possibile avanzarne di nuovi su decisioni amministrative prese in passato.
Uno schiaffo alla Storia, alle vittime della Shoah e ai loro familiari. Non solo in merito ai beni, ma anche ai fini storici.
Sarebbe come far passare la Polonia da complice a vittima della Germania nazista.