È un medico di famiglia a Miami, in Florida. Ha tre figli Tal, 31, Jade, 26 e Natalia, 23, tutti di religione ebraica avuti da sua moglie da cui è separato nel 1995. Un uomo normale, almeno all’apparenza.
Ma Bernd Wollschlaeger ha alle spalle decisioni uniche, che con la normalità hanno poco a che fare. Nato in Germania nel 1958, Bernd non ha ricalcato le idee del padre, Arthur, comandante nazista decorato da Adolf Hitler con la Croce di Ferro. Un nazista fino al midollo, convinto che mandare le persone a morire rappresentasse una pulizia “dai parassiti” che invadono il mondo.
A raccontarlo è stato Bernd:
“Mio padre era un nazista che mandava le persone a morire ad Auschwitz e ho scelto di diventare ebreo”.
Le colpe del padre riscattate dal figlio che continua:
“I suoi compagni di guerra, che venivano a casa nostra almeno una volta all’anno per ricordare i “bei vecchi tempi” dicevano che mio padre era un eroe e che dovevo rispettarlo come tale. Per cui da bambino lo ammiravo”.
Poi qualcosa è cambiato, con il passar del tempo gli insegnamenti paterni intrisi di riconoscimento per il Terzo Reich stridevano con quelli scolastici, che mettevano a nudo le barbarie naziste. Ma ancora non bastava, perché una volta tornato a casa, Bernd si sentiva dire dal padre che la Shoah fosse un’invenzione della storia e i suoi insegnanti fossero comunisti.
La svolta è arrivata con l’attentato alle Olimpiadi di Monaco nel 1972, quando il terrorismo palestinese torturò e uccisi 11 atleti israeliani.
Svolta che è proseguita in seguito al suo trasferimento in Israele, avvenuto dopo aver conosciuto una ragazza, il cui padre prese Bernd sotto la sua ala protettrice.
Un amore vero quello con Israele e lo Stato ebraico. Poi la decisione di convertirsi all’ebraismo. La ferma volontà di ribadire al mondo di non essere come il padre. Quel cattivo maestro che voleva fargli ignorare la Shoah.
Bernd Wollschlaeger ha dimostrato che ci si può rendere conto che non tutti gli insegnamenti ricevuti devono essere sposati per sempre. Ci si può ragionare su. Si può studiare e capire che la Shoah va rispettata e onorata. Non certo derisa, come va tanto di moda fare.