Quando si definisce la Shoah una tragedia collettiva che interessa ogni essere umano, ci si riferisce proprio alle storie come che vi stiamo per raccontare.
Una micro-tragedia all’interno della macro-tragedia dell’Olocausto quella di Siegmund Sternfeld e Rosa Steimer, due ebrei confinati che decisero di suicidarsi per non vivere l’inferno di Fossoli prima e dei campi di concentramento nazisti poi.
Il triste episodio accadde il 31 marzo 1944 a Pianella, un comune in provincia di Pescara. Siegmund e Rosa, entrambi ebrei nati in Germania ma di origine altoatesina, si erano sposati qualche tempo prima ed erano domiciliati nell’abitazione di Clara Verna nel quartiere del Casarena.
L’Anpi Pescara ha scoperto la loro drammatica storia a cui ha voluto dare riconoscimento e memoria.
Si legge nella nota si legge in una nota del Comitato Provinciale Anpi Pescara “Ettore Troilo” e della Sezione Anpi Valpescara:
“L’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi) ha scoperto che la stessa drammatica sorte, il suicidio, colpì il fratello e la moglie del fratello: la coppia si uccise sempre al confino nel dicembre del 1943 a Bagni di Lucca”.
La nota prosegue con la volontà dell’Associazione di organizzare un incontro per ricordare la tragica vicenda di Siegmund e Rosa assieme al Comune di Pianella e all’Unione della Comunità Ebraiche Italiane.
Lo scopo del progetto dell’Anpi è quello di coinvolgere le istituzioni per riuscire a far impiantare le Pietre di Inciampo, le Stolpersteine, davanti alla casa dove i due ebrei decisero di togliersi la vita.
Ecco perché la Shoah è una tragedia unica nella storia degli uomini. Non vi alcuna pretesa di collocarsi al di sopra della Storia.
Vi è esclusivamente la ferma volontà di ribadire che l’Olocausto è conseguenza dell’odio razziale sommato alla sistematicità nella barbara uccisione di persone innocenti.