Atto ignobile a Roma, dove sono stati ritrovati escrementi sui lucchetti e scritte pro Palestina nel cantiere di Villa Torlonia, dove dovrebbe sorgere il nuovo museo della Shoah.
A scoprire tutto è stato il direttore dei lavori che ha rimosso volantini e lucchetti. Volantini scritti con la vernice rossa come il sangue che inneggiavano alla causa palestinese incolpando Israele: “Gaza libera”, “Assassini infami” e “Oggi 45mila morti”.
Gli investigatori della Digos sono a lavoro per identificare i responsabili del vergognoso episodio nella speranza che le immagini delle telecamere possano dare un volto ai teppisti.
Episodio che ha trovato lo sdegno di diverse personalità.
La presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, ha così commentato:
“Abbiamo affrontato l‘apologia del nazifascismo, affronteremo anche l’apologia del terrorismo e ogni atto di odio. Quanto avvenuto, non offende solo noi ma l’Italia nel suo insieme e fa male al suo futuro e alle sue fondamenta democratiche”.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha definito l’azione antisemita “inaccettabile”, sottolineando che questi:
“Atti vili e intimidatori che colpiscono l’intera città, che fonda la sua identità sui valori della memoria e del rispetto”.
Sdegno espresso anche dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che li ha definiti “atti intimidatori inquietanti” che “fanno rabbrividire”, esortando la comunità a una condanna:
“Corale e decisa da parte non soltanto delle istituzioni ma, più in generale, dell’intera opinione pubblica”.
Nella capitale d’Italia c’è chi ha ritenuto opportuno associare Gaza alla Shoah col chiaro intendo di portare il discorso sul genocidio e sulla narrativa che vuole Israele i nazisti contemporanei.
Non ci riuscirete, perché solo gli stolti possono accomunare le due cose.
Solo gli stolti possono paragonare una difesa a un barbaro attacco contro i propri civili (7 ottobre 2023) contro la pianificazione della morte di un intero popolo che ha visto perdere 6 milioni dei suoi fratelli.
Per noi, ogni vita è sacra per quanto non commenteremo la differenti modalità e il diverso numero di morti tra la Shoah e la guerra voluta da Hamas.