Scritte antisemite a Pomezia, a sud di Roma, dove scritte antisemite sono apparse davanti al liceo Pascal e all’Istituto Largo Brodolini: “Calpesta l’ebreo” con una croce celtica al posto della “o” e “Anna Frank brucia” con una svastica.
La scelta delle scuole non è stata causale. Come ha ricordato la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, accorsa a Pomezia per esprimere la propria solidarietà, il liceo interessato è lo stesso:
“Dove eravamo stati con Sami Modiano* e dove torneremo per altre iniziative con i ragazzi. Non sono loro a calpestare l’ebreo, saremo noi a vincere con la forza di questo abbraccio”.
La presidente della Comunità Ebraica di Roma ha rilasciato una dichiarazione all’AdnKronos:
“Dobbiamo continuare a denunciare, a contrastare, ad arginare e a reprimere l’antisemitismo, trovando tutte le forme per creare quel distinguo necessario tra bene e male, tra valori e odio, specialmente nelle scuole, che dovrebbero essere per antonomasia i luoghi della comprensione, dell’educazione, della cultura, della conoscenza storica, della memoria. Questo atto è solo l’ultimo segnale di un cedimento generale, della volontà di qualcuno di andare oltre, di provocare, di uscire allo scoperto. E allora queste uscite allo scoperto devono essere indagate e represse in tutte le loro forme, al di là se abbiano o meno una regia comune. È l’effetto emulazione quello che più ci preoccupa: non si può permettere che diventi un fenomeno da emulare con leggerezza e spavalderia”.
Anche il sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà, ha espresso la propria condanna su quanto accaduto:
“Un atto gravissimo che condanno a nome di tutta l’amministrazione comunale. A pochi giorni dalla Giornata internazionale della Memoria, e nella giornata di oggi in cui proprio l’Istituto Brodolini organizza un incontro che vede ospite Gabriele Sonnino, testimone di quella pagina buia della nostra storia, sono rammaricato e indignato per quanto accaduto. Questo ci spinge a lavorare ancora di più con le scuole per trasmettere alle nuove generazioni una memoria collettiva che è il messaggio di chi c’era e il ricordo vivo di una comunità che difende i diritti umani”.
Le scritte antisemite a Pomezia sono l’ennesimo atto contro gli ebrei successo in poche settimane in Italia, dove l’antisemitismo sta tornando a galla in maniera assai preoccupante.
Nel pomeriggio di ieri, però, c’è stata una bella risposta da parte degli studenti del liceo Pascal, che davanti alla scuola hanno esposto cartelli contro le scritte antisemite: “Il fascismo non è un’opinione” e “Non esistono razze superiori”.
*Sami Modiano, sopravvissuto al lager di Auschwitz da anni impegnato nella memoria della Shoah.