Scritte antisemite sono apparse a Bologna. Una stella di David con una freccia è stata trovata vicino il citofono dell’abitazione di un figlio di deportati, come a indicare la presenza di un ebreo in quella casa.
L’uomo ha sporto denuncia alle forze dell’ordine, che stanno indagando sull’ennesimo episodio antisemita accaduto in Italia negli ultimi mesi. Solo nelle ultime due settimane manifestazioni di odio antiebraico sono andate in scena ben tre volte: due a Torino e una a Cuneo.
Un aumento esponenziale dell’antisemitismo che non ha lasciato indifferente il sindaco di Bologna Virginio Merola:
“Bene ha fatto questa persona a fare denuncia ai carabinieri. Bologna non merita questi scempi e non rinuncerà mai a far valere la forza della memoria, la comunità ebraica è una parte importante della nostra città”.
Gli ha fatto eco il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che in un post su Facebook ha scritto:
“La stessa segnalazione che facevano i nazisti, spesso fatale. Un gesto orrendo, che non va in alcun modo sottovalutato. La solidarietà di tutta la società regionale al nostro concittadino e alla Comunità ebraica. Teniamo fermi i valori della memoria e della nostra terra, contro ogni forma di antisemitismo e di razzismo, per un’Emilia-Romagna aperta e solidale”.
La vicenda antisemita accaduta a Bologna è avvenuta all’inizio di febbraio, pochi giorni dopo un altro episodio che ha fatto discutere l’opinione pubblica: le pessime condizioni del Memoriale della Shoah.
Memoriale trovato colmo di rifiuti, sporcizia, vestiti stracciati e abbandonati e divenuto rifugio notturno per vagabondi.
Cosa sta avvenendo in merito alla memoria della Shoah in Italia? Perché un evento così drammatico per gli ebrei ma per tutti gli esseri umani è calpestato a più riprese e in diversi modi?
Ci sono stati cattivi maestri o cattivi studenti?