È stato un 25 aprile denso di emozioni. Emozioni che sono partite dalle proteste contro le ambasciate francesi contro il non luogo a procedere per l’assassino di Sarah Halimi ,alle iniziative per ricordare la Liberazione d’Italia dal nazifascismo.
Ma andiamo con ordine.
A Roma, Tel Aviv, Parigi, Londra e New York si è manifestato contemporaneamente contro la decisione della Cassazione francese di non processare Kobili Traore, che il 4 aprile 2017 uccise la donna ebrea Sarah Halimi, perché ritenuto da tre perizie incapace di intendere e di volere al momento dell’omicidio.
Progetto Dreyfus, nello specifico, ha partecipato al sit-in organizzato dalla Comunità Ebraica di Roma in prossimità della sede dell’ambasciata di Francia nella capitale. Comunità che in una nota ha ricordato:
“Il 4 aprile del 2017 Sarah Halimi, ebrea francese di 65 anni, madre di tre figli e medico in pensione, fu picchiata a lungo con estrema violenza nel suo appartamento, poi gettata dalla finestra e così uccisa da un suo vicino che le era entrato in casa, Kobili Traoré, che dopo l’omicidio urlò ‘Allah u akbar’ e rivendicò l’assassinio. Un omicidio dalla chiara natura per cui, secondo la Corte di Cassazione francese, l’assassino sarebbe scagionato dal fatto che fosse drogato di marijuana al tal punto da non essere penalmente responsabile delle sue azioni”.
La Comunità Ebraica di Roma ha ricordato il 76 anniversario della Liberazione e i partigiani ebrei, con una cerimonia, durante cui è stata deposta una corona di fiori presso la lapide nei giardini della Sinagoga Maggiore.
Ad accogliere l’ospite d’onore il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini sono state le massime autorità della CER: il Rabbino Capo Riccardo Di Segni, la Presidente della Comunità Ruth Dureghello, il vicepresidente Ruben Della Rocca e altri consiglieri della Comunità ebraica di Roma.
Non distante, presso il museo della Liberazione di via Tasso, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha espresso parole molto significative sul 25 aprile:
“Nell’onorare la memoria di chi lottò per la libertà dobbiamo anche ricordarci che non fummo tutti, noi italiani, “brava gente””.
Una frase che dovrebbe far riflettere in molti…