Sabato 20 Febbraio il giornale libanese Daily Star ha riportato alcune novità, emerse durante un processo per spionaggio nei confronti di cinque libanesi sospettati di intrattenere contatti con il governo israeliano, riguardanti la scomparsa dell’ufficiale dell’Aeronautica Militare Israeliana Ron Arad, precipitato con il suo velivolo in Libano nel 1986. Il corpo del tenente non fu mai trovato e vi fu più di qualche sospetto sulla sua cattura da parte del gruppo terroristico siriano Amal che lo avrebbe poi consegnato all’Iran.
Per Moufeed K, la cui vera identità non è stata riportata dal Daily Star, non andò esattamente così. L’uomo ha dichiarato che mentre lavorava per il Syrian Social Nationalist Party nel 1988 alcuni colleghi lo informarono della presenza di un prigioniero. Lo stesso Moufeed ha raccontato alla giuria di aver partecipato al trasferimento di questo prigioniero verso la città di Dhour Choueir, a pochi chilometri di distanza da Beirut, dove avrebbe ordinato al resto del gruppo di dare una ripulita al prigioniero (di cui non ricorda se indossasse un’uniforme da pilota) per proseguire più tardi nel trasferimento. Poche ore dopo però Moufeed sarebbe stato avvertito dell’improvvisa morte del detenuto: “mi dissero che era stato a lungo in bagno e che quando decisero di forzare le porta lo trovarono morto” è stata la sua dichiarazione ufficiale durante il processo. Inoltre il libanese ha ammesso che il prigioniero era stato sottoposto a numerosi pestaggi e altre torture durante gli interrogatori.
Moufeed ha dichiarato di aver intuito l’identità dell’uomo solo nel 1998 quando i media specularono sulla possibilità che fosse ancora vivo e tenuto in ostaggio dall’Iran. Quando se ne accorse chiese agli uomini che furono coinvolti nel sequestro dove avessero nascosto il corpo per verificare che questo fosse veramente Arad. Riguardo a questa vicenda anche altri due degli interrogati (Elias D. e Mahdi D.) confermano che in seguito all’identificazione del cadavere fu organizzato un incontro con l’allora presidente libanese Emile Lahoud. A questo punto il giudice ha deciso di proseguire il processo a porte chiuse ed ha aggiornato l’udienza al 20 Aprile.
Una commissione istituita dall’IDF nel 2004 ha annunciato che la morte di Ron Arad sarebbe avvenuta ad inizio anni ’90 e che il suo corpo sarebbe stato seppellito nella Beqaa Valley. Solo nel 2008 però è stato confermato il decesso del pilota israeliano in seguito alle dichiarazioni del diplomatico tedesco Gerhard Konrad secondo cui Arad fu ucciso nel 1988 dopo un tentativo di fuga.