Come annunciato in passato, il Comune di Roma ha approvato una delibera che prevede il cambio di nome di tre vie, precedentemente dedicate a personaggi legati al Fascismo.
Al loro posto, il Campidoglio ha deciso di intitolare tali strade a persone che hanno subito ingiustizie durante la Shoah, scegliendo tra le proposte elaborate dagli studenti del IX e XIV Municipio.
Nel quartiere Primavalle, via Arturo Donaggio diventa via Mario Carrara, un luminare della medicina legale italiana ed entrato nella storia come uno del ristrettissimo numero di docenti universitari italiani a rifiutare il Giuramento di fedeltà al Fascismo.
Allo stesso modo largo Nella Mortara prende il posto di largo Arturo Donaggio. Nella Mortara era l’unica donna della noto Istituto fisico dei “ragazzi di via Panisperna” di Enrico Fermi, in seguito radiata dal mondo accademico perché di religione ebraica.
Nella zona Castel Romano, invece, via Enrica Calabresi sostituisce via Edoardo Zavattari. La dottoressa ebrea era una zoologa ed entomologa italiana che venne arrestata e per non esser deportata ad Auschwitz decise di ingerire una dose letale di veleno.
Chi era Arturo Donaggio ed Edoardo Zavattari?
Arturo Donaggio era uno psichiatra italiano che appose la sua firma Manifesto degli intellettuali fascisti redatto da Giovanni Gentile e uno dei dieci scienziati italiani che sottoscrissero il cosiddetto Manifesto della Razza nel 1938, con cui si diede una pseudo base scientifica alle leggi razziali.
Edoardo Zavattari era un biologo, esploratore ed entomologo italiano, tra i principali teorici, in Italia, del razzismo biologico.
Il Comune di Roma ha deciso di cancellare le vie intitolare a personaggi legati al Ventennio con altri che subirono le atrocità di un periodo storico nefasto per tutta l’Italia.