Roma, manifestazione propal finisce in guerriglia: 34 poliziotti feriti

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Roma, manifestazione propal finisce in guerriglia: 34 poliziotti feriti

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Le bugie, le ipocrisie e incongruenze hanno regnato sovrano ieri alla manifestazione propal a Roma, che è sfociata in tafferugli con 34 agenti di polizia che sono rimasti feriti.

Ufficialmente la protesta cui hanno aderito persone di diverse città era in favore della popolazione palestinese e libanese, in realtà è stato un attacco a Israele, al popolo ebraico tutto e al 7 ottobre.

Andiamo in ordine, anche sparso.

Lo scandalo da parte degli organizzatori è stato scendere in piazza a poche ore dal massacro del 7 ottobre. La scusa alla vigilia era stata che la protesta non era una celebrazione del barbaro attacco contro la popolazione civile del sud di Israele, ma un sostegno alle popolazioni palestinesi e libanesi.

BUGIA, perché tra coloro che hanno preso in mano il microfono è stato detto che l’azione del 7 ottobre non andava circoscritta al terrorismo ma alla resistenza. Nessuno ha contraddetto, nessuno ha fischiato. Nessuno ha sentito il bisogno almeno di ricalibrare quelle parole, che peraltro erano state scritte sul cartellone che segue.

“Siamo tutti antisionisti” e “Israele fuori dal Medioriente” sono stati i cori più gettonati. Ma se ai protestanti non possiamo imputare la conoscenza della storia e l’assoluta centralità dello Stato ebraico all’interno di quella parte di mondo, possiamo farlo in relazione a quella della loro bandiera, più volte esposta in maniera errata.

Spieghiamo meglio, non è la prima volta che nelle manifestazioni propal si vede la bandiera palestinese non al contrario, ma realizzata proprio in maniera errata, cioè con la striscia verde in alto anziché in basso, come nella foto che segue.

Se non conoscete la bandiera della causa che dite di sposare, come potete conoscerne la storia?

Si era detto che quella di ieri doveva essere una giornata contro la guerra.

BUGIA, perché è diventato un’invocazione contro l’esistenza di Israele, ritenuto “stato terrorista” e occupante e perché i manifestanti hanno attaccato le forze dell’ordine, facendo diventare la manifestazione guerriglia urbana contro la polizia.

BUGIA, anche la solidarietà al popolo libanese, visto le sciarpe e le bandiere del gruppo terroristico Hezbollah

Non potevamo finire che con ipocrisie e incongruenze.

Si sono urlati slogan contro gli Usa, salvo farlo con le magliette Nike, nota multinazionale a stelle e strisce. Erano le uniche t-shirt in vostro possesso?

Si è urlato che l’Italia secondo un articolo della propria costituzione dovrebbe ripudiare la guerra e invece appoggia Israele.

L’articolo in questione è l’11:

“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.

A volte, per capire serve solo saper leggere. Tutto, non solo una parte di un testo.

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