Lo squadrismo torna a Roma. Nella specifico a Trastevere, storico rione della città e uno dei punti di ritrovo dell’estate capitolina, dove nella notte di sabato quattro ragazzi sono stati aggrediti da un gruppo di persone, circa dieci, che gli contestavano la t-shirt che avevano indosso:
“Hai la maglietta del Cinema America, sei antifascista, levati subito sta maglietta, te ne devi andare via da qua”.
All’“invito” a togliersi la maglietta sono seguiti pugni e bottigliate.
A denunciare l’episodio è stato uno degli aggrediti David Habib, trasportato in ospedale:
“Eravamo a San Francesco a Ripa. All’inizio erano in due, hanno iniziato a insultarci e in pochi minuti da 2 sono diventati 4 e dopo una decina. Non siamo riusciti ne a scappare e a difenderci: non ci hanno lasciato liberi nemmeno di andare via. È stato un assalto pieno di violenza che non riusciamo a comprendere. Noi non abbiamo nemmeno risposto alle loro provocazioni. Io non ho acconsentito a togliere la maglietta e la conseguenza è stata una testata sul naso, che domani devo operare d’urgenza. È evidente che avessero già deciso di aggredirci, abbiamo avuto la sensazione che ci avessero seguito da Trilussa fino a piazza San Calisto”.
Sulla vicenda è intervenuto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte:
“Aspettiamo le necessarie verifiche, ma se i fatti fossero confermati sarebbe un episodio gravissimo, aggravato dalla intolleranza ideologica”.
Il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, ha lasciato a Twitter la sua reazione:
“Siamo tutti il @PiccoloAmerica. Dalla parte dei ragazzi del #CinemaAmerica che riempiono di cultura le serate di Roma. Siano al più presto individuati gli squadristi di questa notte. A Roma non si può accettare una violenza così”.
Quanto accaduto testimonia l’attuale situazione che vige a Roma, capitale di un paese senza memoria che non ha ancora capito le nefandezze della cultura fascista.