Ieri mattina il Giornale Radio Rai ha trasmesso la notizia dell’uccisione dei palestinesi nel campo di Yarmouk da parte dell’ISIS con queste parole: “I terroristi dell’ISIS procedono con esecuzioni sommarie, 1000 finora le vittime. Una tragedia che ricorda la strage dei palestinesi di Sabra e Chatila ad opera dell’eserico isDraeliano”.
Difficile davvero per un giornale così importante commettere così tanti errori in due frasi:
1. La strage di Sabra e Chatila venne compiuta dai cristiani maroniti libanesi e non dall’esercito israeliano.
2. Si dice “israeliano” e non “isdraeliano”.
3. Israele non ha mai fatto esecuzioni sommarie contro i palestinesi né contro nessun altro, forse si sbagliano con Hamas che impicca e fucila i propri concittadini accusati di collaborare con Israele, oppure quelli uccisi perché omosessuali.
4. Non si può neanche pensare di poter paragonare Israele all’ISIS. Uno stato democratico in guerra contro il terrorismo paragonato al terrorismo islamico stesso.
Forse un giorno tra i giornalisti vi sarà maggiore approfondimento e minore superficialità. Forse un giorno si renderanno conto della grande responsabilità che portano ogni giorno sulle spalle. Raccontare una bugia o una verità può far la differenza tra l’odio e l’amore, tra aizzare una guerra e ricercare la pace. La speranza è l’ultima a morire.
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