Ieri ricorrevano i dieci anni dalla morte di Yasser Arafat.
Secondo l’agenzia stampa palestinese Ma’an, Abu Mazen ha dichiarato che presto i resti del compianto leader palestinese verranno trasferiti a Gerusalemme.
In una tv palestinese, Abu Mazen decanta il fondatore dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina descrivendolo come un “uomo di pace e una fonte di ottimismo che rimarrà immortale nei cuori del suo popolo”.
Beh, non solo nel cuore del suo popolo perché chi ha memoria storica come potrebbe dimenticare le sue azioni eroiche:
1 gennaio 1965 primo attentato ( fallito ) bombardando le condutture dell’acqua in Israele.
Tra il 1965 e 67 numerosi attentati contro villaggi israeliani, ferrovie, seminando morti e terrore.
1970 attentato al volo della SwissAir diretto a Tel Aviv: 47morti
1970 attentato ad uno scuolabus con un bazooka: 9morti
1970 dirottati i voli di TWA e Pan-Am
1972 attentato dall’aeroporto di Lod a Tel Aviv:27 morti
1972 attentato alle Olimpiadi di Monaco: 11morti
1973attentato all’ambasciata saudita a Khartoum:morti 2americani e 1belga
1974 attentato in un condominio a Kiryat Shmona:11morti
1974 attentato alla scuola di Ma’alot:uccisi 21 bambini e 5 adulti a sangue freddo
1974 attentato a Beit She’an:4morti
13 novembre 1974: discorso all’assemblea delle nazioni unite con indosso la sua fondina – la sua arma gli è stata tolta all’entrata.
1975 attentato all’albergo savoy di Tel Aviv:uccisi 3soldati e 3 civili.
1978 attentato all’autobus direzione haifa-tel aviv:21morti
1985:dirottata la nave da crociera Achille Lauro: ucciso Leon Klinghoffer perché ebreo.
1993:si firmano gli Accordi di Oslo. Morale: nascono gruppi armati palestinesi come i Tanzim e le Brigate dei Martiri di Al Aqsa che porteranno a segno decine di attentati mortali contro i civili israeliani.
1996 Arafat dichiara ad una manifestazione a Betlemme: “Conosciamo solo una parola: jihad, jihad, jihad”
1998 nel giornale filogovernativo dell’Autorità Palestinese, Al-Hayat Al-Jadeeda, Arafat dichiara: “miei compagni di armi e di lotta, intensifichiamo la rivoluzione e la benedetta intifada, dobbiamo bruciare la terra sotto ai piedi degli invasori – gli israeliani ”.
LUGLIO 2000: ARAFAT RESPINGE L’OFFERTA DI EHUD BARAK DICENDO NO ALLA NASCITA DI UNO STATO DI PALESTINA
Settembre 2000: Arafat confessa alla moglie Suha il progetto della seconda intifada.
2003 il Fondo Monetario Internazionale scopre che Arafat ha sottratto 900 milioni di dollari dai fondi pubblici dell’Autorità Palestinese tra il 1995 e il 2000.
Nel 1997 Arafat si accorda con Hamas e la Jihad Islamica per coordinare gli attacchi contro Israele.
Arafat aveva nel suo libro paga tutti gli scagnozzi che uccidevano, perpretavano attentati e coordinavano attacchi suicidi contro i civili israeliani. Non ci credi? Allora vai a chiedere a Marwan Barghouti, leader dei Tanzim, condannato a cinque ergastoli e principale responsabile degli attacchi contro Israele nei primi anni del 2000.
Si, è proprio vero: è veramente difficile dimenticarsi di Abu Ammar, un egiziano che si professava palestinese e che ha vinto il Nobel della Pace con il suo nome da battaglia: Yasser Arafat.