Rav Caro: “Italiani brava gente? No, consegnarono gli ebrei alle SS”

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Rav Caro: “Italiani brava gente? No, consegnarono gli ebrei alle SS”

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Alcuni ebrei sono stati salvati dai loro concittadini italiani che hanno contributo alla loro mancata deportazione. Molti altri però, sono stati vittime di delazioni e denunce proprio da parte di vicini di casa e conoscenti. L’ha ricordato il Rabbino capo della Comunità Ebraica di Ferrara, rav Luciano Meir Caro che, durante la presentazione del libro “Il Cimitero ebraico di Cento negli epitaffi e nei registri delle Confraternite”, ha detto:

“Siamo abituati a dire italiani brava gente. Non è vero. Oltre il 90% degli ebrei deportati dall’Italia devono la loro soppressione agli italiani che li hanno denunciati e mandati nei campi di concentramento. Bisogna rendersi conto di cosa è successo, soprattutto ora che stanno scomparendo anche i pochissimi testimoni. Chi è sopravvissuto, come me, lo deve a un cittadino italiano che l’ha protetto ma, per chi è stato deportato, il lavoro sporco è stato fatto da italiani e con molto entusiasmo. Chi denunciava riscuoteva una taglia. Mio padre finì ad Auschwitz dopo una spiata a scopo di lucro. Nella grande civiltà italiana gli ebrei non credevano sarebbe potuto succedere, anche per la presenza del Papa”.

Rav Luciano Meir Caro ha continuato:

“Ci sono stati eroi che hanno salvato il salvabile ma il lavoro sporco della persecuzione in Italia l’hanno fatta gli italiani, su ordine dei tedeschi e molto volentieri. Di Papa Pio XII si dice che ha fatto ma non ha mai detto ufficialmente una parola nonostante avesse il dovere e l’obbligo morale di protestare. Gli ebrei aiutati dalla chiesa lo sono stati per bontà del singolo come il prete della località dov’eravamo nascosti”.

Il massimo esponente religioso della Comunità Ebraica di Ferrara ha concluso:

“Per noi il Giorno della Memoria è tutti i giorni ferita riaperta periodicamente dal negazionismo o sottovalutazione della Shoah. L’Europa non ha ancora fatto completamente i conti con le proprie responsabilità. Tra poco sarà facile il compito di chi vuole sostenere che sia una invenzione ebraica”.

Negazionismo, sottovalutazione e minimizzazione sono pericoli che hanno bussato alle nostre porte già da alcuni anni. Solo pochi giorni fa sono stati registrati fatti oltraggiosi alla memoria dell’Olocausto.

A Roma è apparsa una scritta che recitava “sei milioni di bugie”, in riferimento ai sei milioni di ebrei morti per mano dei nazisti.

A Milano sono spuntati volantini affissi da un gruppo di estrema destra Nsab-Mlsn, che paragonava Israele a Pinocchio.

Israele che è stato definito “carnefice” da un parroco di Altamura, Vincenzo Lopano, che si è dichiarato favorevole a un referendum per l’abolizione del Giorno della Memoria.

Alcuni esponenti salentini di Fratelli d’Italia sono stati immortalati mentre facevano il saluto fascista.

Questi sono solo quattro episodi, l’amara constatazione è che ce ne sarebbero molti altri…

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