Il 2020 è stato l’anno della pandemia, che ha bloccato e continua a bloccare la vita di tutti i giorni. Pandemia che ha fatto registrato un grosso aumento dell’antisemitismo e delle teorie complottistiche, che trovano nel web il loro megafono.
A rivelarlo è stato l’annuale Rapporto realizzato dal Kantor Center dell’Università di Tel Aviv, in cooperazione con il Congresso ebraico europeo sull’antisemitismo.
La crescita dell’odio antiebraico è tutt’altro che un evento inatteso. Già durante i primi mesi del 2020, Israele e gli ebrei erano stati accusati di aver creato il Covid-19 per dominare il mondo.
Il Rapporto ha rivelato che gli ebrei vengono ritenuti “responsabili del disastro globale”, che ha portato alla nascita della teoria del “Giudeovirus”.
L’aumento dell’antisemitismo è stato registrato per lo più negli Usa e in Germania. Per quanto concerne l’Italia il Rapporto del Kantor Center ha citato otto “incidenti rivelanti”
Moshe Kantor, presidente del Congresso ebraico europeo, ha spiegato:
“In un anno di restrizioni fisiche è ovvio che gli attacchi fisici debbano decrescere. Tuttavia con la crescita dell’antisemitismo on line, la prossima ondata di attacchi contro ebrei e istituzioni ebraiche è solo dietro l’angolo. In questi tempi di crisi sociali, gli ebrei sono sempre indicati come capri espiatori e accusati. Lo abbiamo visto lungo tutto il ciclo del Covid. Gli ebrei sono stati incolpati per il virus e la cura. Le restrizioni e i vaccini sono stati messi a paragone in modo inappropriato con la Shoah. E questo minimizza e diminuisce l’uccisione di 6 milioni di ebrei”.
Il Rapporto Kantor Center dell’Università di Tel Aviv ha evidenziato una pericolosa tendenza e ha confermato quanto già successo in passato: gli ebrei vengono considerati responsabili dei momenti di crisi economiche.