Gli automobilisti di tutto il mondo spesso si scontrano con il frustrante problema del parcheggio e diverse start-up stanno concentrando i propri sforzi per rendere la vita più facile a chi vive in aree urbane affollate dove trovare il posto per la propria auto è un’impresa impossibile. In Gran Bretagna c’è l’app mobile JustPark che permette di affittare il parcheggio privato di altri cittadini; negli Stati Uniti ParkWhiz e SpotHero cercano i garage a pagamento più vicini nelle vicinanze e prenotano il posto in anticipo, attività replicata addirittura da BMW in Germania attraverso il servizio ufficiale ParkNow.
Gli israeliani hanno scelto invece un approccio totalmente diverso: prevedere dove è più probabile trovare posto in base a dati analitici inviati sul telefono da tutti gli utenti della community. Anagog, un’azienda di Tel Aviv, ha sviluppato un’app che aiuta gli automobilisti a trovare parcheggi in strada usando informazioni in tempo reale simili a quelle utilizzate da Waze, un’app israeliana di navigazione acquistata da Google nel 2013 per 1 miliardo di dollari. Il software di Anagog apprende i comportamenti personali degli utenti e capisce in anticipo se uno di loro sta per liberare un posto auto nelle vicinanze. La tecnologia utilizzata da Anagog ha già attratto una serie di industrie tra cui proprio la BMW che vuole migliorare il servizio ParkNow con la stessa funzione di predizione utilizzata dall’app israeliana. Il direttore del servizio di mobilità della BMW, Joachim Hauser, ha affermato che le nuove tecnologie come Anagog possono andare ben oltre il problema del parcheggio e sono notevolmente interessanti per l’intera industria automobilistica.
Rivale di Anagog è ParkLife, un’altra compagnia israeliana che utilizza lo stesso approccio di Anagog ma lo integra a modelli statistici e dati cartografici per dirigere gli automobilisti alle migliori aree per parcheggiare in quel preciso momento della giornata. Dato che a differenza di Anagog non ha bisogno di una certa cronologia di dati degli utenti, ParkLife può essere facilmente adattato a tutte le città del mondo. Nel caso in cui poi non ci siano posti liberi si viene indirizzati al più vicino parcheggio sotterraneo o sopraelevato con le istruzioni per raggiungere la propria destinazione a piedi.
Infine c’è Pango Mobile Parking, anch’essa sviluppata in Israele ma che ha già trovato accordi con 14 città degli Stati Uniti e qualcuna in Polonia e Brasile. Pango inizialmente era solo un’app che permetteva di pagare il parcheggio attraverso il proprio smartphone, poi è stata potenziata per essere in grado di fornire informazioni su dove trovare garage privati.