Israele ha diritto di esistere. La frase è stata pronunciata dal principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman che, in un’intervista al magazine statunitense The Atlantic durante il suo tour negli Usa, ha teso la mano verso Israele:

“Credo che ogni persona, ovunque sia, abbia il diritto di vivere nella sua nazione pacifica, credo che palestinesi e israeliani abbiano il diritto di avere la propria terra. Ma dobbiamo avere un accordo di pace per garantire la stabilità di tutti e avere relazioni normali”.

Il principe 32enne ha sottolineato che le “preoccupazioni religiose” del suo paese riguardano il destino della Spianata delle moschee a Gerusalemme e “i diritti dei palestinesi” e che l’Arabia Saudita “non ha problemi con gli ebrei”.

Dichiarazioni molto significative visto che ufficialmente Arabia Saudita e Israele non hanno rapporti e che il suo paese non riconosce formalmente lo Stato ebraico.

Nella stessa intervista, Salman ha paragonato la Guida suprema iraniana addirittura ad Adolf Hitler.

“Hitler non ha fatto quello che la Guida suprema sta provando a fare. Hitler ha tentato di conquistare l’Europa. Questo non va bene. Ma la Guida Suprema sta provando a conquistare il mondo”.

 Un messaggio molto chiaro all’Iran, ma anche a Israele e Usa, paesi in cui gli accostamenti con la Germania nazista hanno un peso assi rilevante.  

Le parole di Salman sono state commentate nel sito di The Atlantic dall’ex negoziatore degli Stati Uniti Dennis Ross, secondo cui:

“I leader arabi moderati hanno parlato della realtà dell’esistenza di Israele, ma il riconoscimento di ogni sorta di ‘diritto’ degli ebrei alla loro terra ancestrale è stata una linea rossa che nessun leader ha mai attraversato fino ad ora”.

Arabia Saudita-Israele-Usa. Qualcosa si sta muovendo sullo scacchiere mediorientale e stanno nascendo nuove (?) alleanze per isolare la volontà egemonica dell’Iran.