È stato ritrovato poche settimane fa in Polonia un documento che aggiunge un importante tassello a testimonianza di cosa avvenisse durante la Shoah. Si tratta di un diario scritto dagli ufficiali nazisti, che descrive giorno per giorno i accadimenti salienti che avvenivano nel Ghetto di Lodz, il secondo più grande d’Europa, in cui si stima siano passati circa 200.000 ebrei prima di essere deportati nel campo di sterminio di Auschwitz. Ne tornarono circa 10.000.
Nelle lucide quanto agghiaccianti pagine, vengono descritte le punizioni inflitte agli ebrei intenzionati a scappare, le torture a cui vennero sottoposti i personaggi più influenti della comunità per ricavarne informazioni e storie di famiglie cristiane che vennero colpite per aver tentato di aiutare gli ebrei e di nascondere bambini nelle proprie abitazioni.
Il diario è ora in possesso dello Shem Olam Institute for Education, Documentation and Research on Faith and the Holocaust, il quale ha presentato il diario che o nazisti avevano cercato di tenere nascosto, proprio ieri, nel giorno in cui l’ebraismo mondiale recita il Kaddish HaKlalì, una preghiera per tutte le vittime della Shoah che non hanno avuto sepoltura e di cui non si conosce l’anniversario della scomparsa.