Episodio grave di antisemitismo che arriva dalla Polonia. Grzegorz Braun, deputato del partito di estrema destra Confederazione Libertà e Indipendenza, ha spento con l’estintore la chanukkia (candelabro ebraico con nove braccia), accesa in Parlamento per la festa ebraica di Chanukkà.
Un gesto inaudito trasmesso in diretta televisiva dalle reti che stavano seguendo l’evento al Sejm, nel corso del quale i deputati hanno posto delle domande a Donald Tusk, il nuovo presidente che in mattinata aveva presentato le linee guida del suo governo.
Il presidente Sejm, Szymon Holownia, ha deciso di cacciare fuori Grzegorz Braun e interrompere la seduta e ai rappresentanti della comunità ebraica presenti ha detto:
“Esprimo il mio rammarico per il gesto di intolleranza che non dovrebbe mai avvenire e che condanno profondamente”.
Holownia ha volito precisare che Braun verrà punito con una denuncia alla polizia e una multa.
Braun che ha dato una spiegazione che, probabilmente, è più folle del gesto in sé:
“Non può esserci posto per atti di culto talmudico razzista, tribale e selvaggio nel Sejm nel territorio della Repubblica di Polonia. Lei non è a conoscenza del messaggio e del contenuto di questo atto innocentemente chiamato Chanukkà. Io mi sto limitando a ripristinare la situazione, la normalità e l’equilibrio, ponendo fine agli atti di trionfalismo satanico, talmudico e razzista, perché questo è il messaggio di queste vacanze”.
Grzegorz Braun non è nuovo a scene plateali che hanno scatenato le polemiche in seno al mondo ebraico e non solo. Già nella scorsa estate, infatti, durante una conferenza tenutosi a Varsavia sul ruolo della Polonia nella Shoah, il parlamentare di estrema destra aveva fracassato un microfono sul podio dei relatori, tentando anche di strappare l’impianto audio per impedire al professor Jan Grabowski di parlare:
“Non c’è consenso per insultare i polacchi. Interrompo la conferenza, questa è la Polonia”.
Due gesti gravi che non possono far rimanere indifferenti in merito alle problematiche legare all’antisemitismo.