Continua lo scontro diplomatico fra Israele e Svezia. Questa volta ad intervenire è il Primo Ministro svedese Stefan Lofven che in un’intervista all’agenzia stampa TT ha dichiarato che gli accoltellamenti in Israele “non sono classificati come terrorismo. Esiste una classificazione internazionale riguardo a cosa costituisce o meno un attentato terroristico. Per quello che ne so gli accoltellamenti non sono definiti terrorismo”.
In seguito Lofven ha contattato l’agenzia TT per ritrattare le dichiarazioni temendo di essere frainteso. “Intendevo dire che non è chiaro se gli accoltellamenti sono stati organizzati da un gruppo classificato come terrorista. Gli attacchi di per sé sono da considerare come terrorismo” è stata la seconda dichiarazione del Primo Ministro svedese.
I rapporti fra Israele e Svezia sono scesi ai minimi storici a seguito delle dichiarazioni del Ministro degli Esteri svedese Margot Wallstrom che aveva criticato Israele per il trattamento della popolazione palestinese e suggerito uno stretto legame fra il conflitto israelo-palestinese e gli attentati terroristici di Parigi rivendicati dallo Stato Islamico. La scorsa settimana la Wallstrom aveva rincarato la dose affermando che Israele compie esecuzioni extragiudiziali nei confronti degli attentatori palestinesi, una “risposta sproporzionata all’attacco” secondo il Ministro svedese.
Mentre si attende la risposta di Netanyahu ai commenti di Lofven i due si erano già sentiti telefonicamente la scorsa settimana per discutere delle dichiarazioni della Wallstrom. Secondo il Premier israeliano la Svezia giudicherebbe con uno standard diverso gli attentati terroristici compiuti in Israele e quelli commessi in altre parti del mondo. In seguito la Wallstrom e Lofven avevano diramato un comunicato congiunto in cui affermavano che le dichiarazioni del Ministro degli Esteri erano state fraintese aggiungendo che “la situazione in Medio Oriente è già molto complicata e non ha bisogno di essere sovraccaricata da malintesi sulle intenzioni di altre persone”. La Svezia è considerata il paese occidentale più critico nei confronti di Israele. Il 30 Ottobre 2014, nonostante le critiche da parte del governo di Gerusalemme, la nazione scandinava è diventata la prima in Europa a riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina.