A Parigi una famiglia è stata cacciata da un albergo perché israeliana. L’episodio è datato mercoledì 19 giugno e si è verificato nel 15° arrondissement della capitale francese.
Mahmoud Omari, un arabo israeliano in viaggio con moglie e figlia di tre anni, sono stati letteralmente cacciati via dall’albergo Novotel di Porte Versailles.
L’uomo ha raccontato quanto accaduto una volta che il receptionist ha capito da quale paese provenisse:
“Ha cambiato completamente faccia quando ha visto i nostri passaporti. Ci ha trattato con disprezzo e razzismo. Ci ha detto: Israele, se pensate di essere i re del mondo, non avrete una stanza in questo albergo. Ho chiesto aiuto alla guardia di sicurezza ma lui era dalla parte della persona alla reception. All’1.30 ci hanno buttato fuori con le nostre valigie e il nostro bambino di tre anni”.
Omari ha raccontato anche che diversi avventori sono stati fatti passare avanti e prendere comodamente una camera, sentendosi poi dire dal responsabile dell’accoglienza di turno che non ci fossero più posti, nonostante la prenotazione effettuata.
L’arabo-israeliano ha sporto denuncia alla polizia locale.
Secondo le nostre informazioni, il gruppo Accor, proprietario di Novotel, ha avviato un’indagine interna per far luce sui fatti. L’uomo incaricato di accogliere i clienti di turno quella notte è stato convocato dalla sua direzione per raccontare la sua versione.
Ad apprenderlo è stato Le Parisien, secondo cui Accor ha offerto alla famiglia arabo-israeliana un risarcimento.
L’ennesimo, a dir poco, spiacevole episodio che vede protagonisti, loro malgrado, dei turisti israeliani.
In Svizzera, nello scorso febbraio, a turisti israeliani venne negata la possibilità di affittare slittini e sci del comprensorio sciistico di Davos, località dove ha sede ogni anno il World Economic Forum.
Tutt’altro che ottimale il clima intorno a Israele e ai suoi cittadini negli ultimi mesi…