Mercenari palestinesi residenti in Libano al soldo di Putin per combattere contro l’Ucraina.

L’indiscrezione arriva da una fonte della sicurezza del governo di Beirut, citata da Media Line, secondo cui il reclutamento avviene grazie agli attivisti affiliati all’ambasciata palestinese in Libano.

Fonte che avrebbe dato ulteriori dettagli su quanto sta avvenendo tra Russia, Libano e palestinesi, che per lo più verrebbero reclutati da Ain al-Hilweh, il più grande campo palestinese nel paese dei Cedri, poco a sud della città portuale di Sidone.

E sarebbero soprattutto membri del movimento politico Fatah, che fa capo al presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen e ad altre organizzazioni armate come il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.

La paga mensile sarebbe di 350 dollari e un compenso per le famiglie, in cambio dell’impegno a combattere tra le fila russe.

Il reclutamento di mercenari palestinesi, sempre seconda la fonte, verrebbe effettuato in coordinamento con il gruppo terroristico sciita libanese Hezbollah, braccio armato dell’Iran.

Hezbollah che starebbe attivamente arruolando suoi ragazzi per combattere la guerra in Ucraina per dare nuova linfa all’esercito russo, per lo più esperti nell’uso di droni ed esperti di guerriglia in aree urbane.

La fonte della sicurezza del governo libanese, inoltre, non avrebbe dato un numero preciso sul numero dei palestinesi reclutati, ma si ritiene che siano circa 300 i militanti, che al momento sarebbero volati in Russia per essere addestrati alla battaglia. Altri 100, invece, starebbero per effettuare lo stesso percorso.

Riad Kahwaji, un importante studioso libanese di questioni di sicurezza e difesa che risiede a Dubai, è intervenuto sulla vicenda, dichiarando a Media Line:

“Non ho informazioni specifiche in merito ma non sorprende che accadano queste cose perché nei campi palestinesi non c’è lavoro per i giovani”.

Russia, palestinesi, Libano, Hezbollah e Iran un cerchio del terrore su cui bisognerebbe saperne di più…