Ancora una volta l’Onu smentisce sé stessa sulla guerra scatenata da Hamas contro Israele il 7 ottobre.
Solo qualche giorno fa, infatti, le Nazioni Unite avevano fatto retromarcia sul numero delle vittime a Gaza, dimezzando la cifra che loro stesse avevano preso come oro colato dai quei bontemponi di Hamas, la cui affidabilità continua a stare in piedi solo grazie a quel collante che sia chiama antisemitismo.
Oggi dal Palazzo di Vetro il sole ha brillato di luce propria senza riflettere quella dei macellai del gruppo terrorista arabo-palestinese, che sono stati sconfessati anche sulla presunta carestia nel nord di Gaza.
La Commissione per la revisione della carestia delle Nazioni Unite ha rivelato che non esistono prove sufficienti per stabilire che nella Striscia ci sia la carestia.
In diciotto pagine di rapporto è scritto che “non si è in grado di stabilire che ci sia la carestia” ma è certo che i residenti della Striscia stiano vivendo un’esperienza “di estrema sofferenza umana” e che per questa ragione:
“È senza dubbio necessario l’imperativo umanitario della cessazione delle ostilità e gli attori in causa non dovrebbero attendere che giunga effettivamente la carestia per prendere la decisione opportuna”.
Tutto risolto? No, per nulla.
Perché nel marzo scorso; Onu, Save The Children e World Food Programme, tra gli altri, erano diventanti i megafoni di Hamas, contribuendo ad alimentarne la propaganda.
Perché la smentita di una notizia non avrà mai la stessa eco di chi l’ha preceduta.
Funziona così, scaricare tutta l’emotività all’inizio per poi fare poco caso a cosa accade dopo, cioè alla verità.
Perché ormai l’opinione di molti si è sedimentata in quelle presunte coscienze civili grazie agli appelli delle varie organizzazioni che, per volontà o negligenza, hanno impiegato mesi a smentire Hamas.
Le vittime, quante esse siano, e la (non) carestia sono le armi con cui il gruppo terrorista arabo-palestinese alla guida dalle Striscia di Gaza dal 2007, anno delle ultime elezioni, convince le persone che la sua è resistenza e non terrorismo.
Le azioni e le comunicazioni di Hamas, per quanto mendaci, cadono molto spesso su un pubblico già disposto e predisposto ad accettarle…
