In Olanda alcuni poliziotti si sono rifiutati di proteggere le istituzioni ebraiche, causa la guerre di difesa che Israele sta intrattenendo a Gaza contro il terrorismo arabo-palestinese di Hamas e in Libano contro il gruppo terrorista sciita Hezbollah.
Un episodio grave venuto alla luce grazie a una fonte interna alle forze di polizia:
“Ci sono colleghi che non vogliono più proteggere i siti o gli eventi ebraici, hanno parlato di ‘dilemmi morali’, pensieri che tenderanno ad ampliarsi”.
Il Commissario della Polizia Nazionale olandese Janny Knol, ha fatto sapere che terrà:
“Una discussione interna su come gestire questa situazione. Gli agenti di polizia hanno le proprie emozioni ed opinioni. Ma se le persone richiedono il nostro aiuto o protezione, loro possono contare su di noi. Sempre. Noi siamo a disposizione di tutti. È alla base del nostro lavoro”.
Alcuni agenti di polizia, hanno rifiutato non solo il servizio al nuovo Museo dell’Olocausto ma hanno anche posto il loro diniego per mangiare e bere per l’inaugurazione del museo, avvenuta nel marzo scorso.
Anche in Olanda è stata colpita dall’ondata di antisemitismo post 7 ottobre.
Come spesso accade, però, si tende a confondere ciò che fa Israele con ciò che (non) fa il popolo ebraico sparso nel mondo.
Questo è l’antisemitismo. Questo è l’odio per gli ebrei della Diaspora, cui vengono “imputate” le azioni di Israele.
Quando, però, lo Stato Ebraico fa qualcosa di buono; come accaduto in campo medico o tecnologico, nessuno elogia gli ebrei al di fuori di Israele.
E non se non è antisemitismo questo, cosa lo è?