Episodio di antisemitismo in Norvegia, dove il canale radiotelevisivo pubblico norvegese Nrk si è lanciato in un’invettiva contro Israele in materia di vaccini anti-Covid, durante il programma “In diretta con Shaun”.
A dar voce all’odio antiebraico è stato il conduttore Shaun Henrik Matheson, che dopo le polemiche ha provato a tornare sui propri passi, sostenendo di aver fatto “uno scherzo”.
Una ritrattazione che non ripaga le parole antisemite e deliranti riguardo l’ampia campagna vaccinale contro il coronavirus intrapresa da Israele, che in poco tempo è riuscito a vaccinare (prima iniezione) circa il 35% della popolazione.
Matheson, commentando la notizia, ha detto:
“Buone notizie da Israele, quando è successo l’ultima volta? Non hanno ricordato che Israele è una potenza occupante, un regime di apartheid”.
Il conduttore ha proseguito, affermando che Israele è un paese che ruba la terra ai palestinesi:
“E se qualche razzo artigianale atterra da qualche parte sopra il popolo eletto da Dio, questo commette terribili azioni di vendetta dove migliaia di persone vengono uccise, spesso bambini. I numeri da Israele indicano che oltre un milione di persone è stato vaccinato per la seconda volta: comunque la si guardi, questa è una buona notizia. Solo che vorrei che venisse da un altro Paese, se capite cosa intendo. È quasi come se desiderassi che il vaccino non funzionasse. Non dobbiamo dimenticare che paese di merda è quello”.
Una vicenda a dir poco spiacevole, commentata così dall’ambasciatore israeliano a Oslo, Alan Roth:
“Sono rimasto scioccato nel sentire il discorso di odio selvaggio su Nrk: tali dichiarazioni possono avere conseguenze devastanti. La storia ci ha già mostrato gli orribili risultati dell’odio. La maledizione contro Israele non è qualcosa che pensavo avrei mai sentito su un canale nazionale norvegese di notizie”.
Nrk non è nuova a manifestazioni contro Israele e gli ebrei. Nel 2019, infatti, l’emittente mandò in onda un video intitolato “Scrabbles”, nel quale un uomo dalle tipiche fattezze dell’ebreo ortodosso, giocava a Scarabeo con un’altra persona più giovane di lui che indossava dei calzoncini corti, mostrando insofferenza per il troppo tempo impiegato dal suo avversario nella costruzione di una parola, poi rivelatasi: “suino ebreo” in norvegese.
Questa è l’aria che si respira in molti paesi europei. Il vento dell’antisemitismo continua a soffiare sul nostro continente.