Il presidente dell’associazione pro Israele “Chenàbura” di Cagliari, Mario Carboni, è stato fatto oggetto di minacce di morte. Dopo gli atti vandalici di stampo antisemita contro la sede, il suo massimo esponente ha ricevuto una mail in cui è stato augurato di “morire nei forni”.
Chenàbura in una nota ha scritto:
“Al di là del linguaggio che purtroppo ricorda troppo da vicino un periodo storico passato, tanto tragico quando ormai, pensavamo sbagliando, universalmente condannato, è il clima intimidatorio e di stampo antisemita in generale che spaventa e palesa una intolleranza violenta di parti della società verso chi la pensa diversamente”.
La nota è proseguita facendo leva sulla guerra voluta dal terrorismo arabo-palestinese che il 7 ottobre ha attaccato Israele:
“Pensare di trasportare il tragico conflitto in essere in Medio Oriente che tanta sofferenza sta portando verso i due popoli ebraico e arabo palestinese in Sardegna colpendo una associazione culturale con continue minacce e intimidazioni assume una forma di profondo “fascismo”, una caccia indiscriminata a chiunque possa minimamente essere assimilato ad un pensiero e ad una ideologia contraria alla propria per colpirlo e zittirlo. Questo non è degno di una democrazia e di una città multiculturale come Cagliari”.
Chenàbura si occupa di ebraismo e della riscoperta delle radici ebraiche nella tradizione sarda. Gli ebrei sardi e non solo la ritengono un punto di riferimento perché:
“I soci come in tutte le associazioni hanno idee diverse gli uni dagli altri, ciò che gli accomuna è la voglia di approfondire una cultura millenaria a cui tutti noi europei dobbiamo un tributo”.
Carboni ha presentato formale denuncia alla polizia:
“Non ci facciamo intimidire. Vorrei assicurare ai miei odiatori che le minacce di morte prematura nei miei confronti non gioveranno alla risoluzione della questione mediorientale, a riportare i rapiti israeliani a casa”.
È un concetto chiaro solo per chi è privo di pregiudizi. Ma come ha dimostrato l’ultimo anno, gran parte della nostra società non si è liberata di stereotipi ed esprimere opinioni e talvolta convinzioni senza conosce…