Un italiano di origini egiziane di 29 anni è stato arrestato a Milano per propaganda e istigazione a delinquere finalizzate all’odio razziale e religioso, aggravate dall’apologia della Shoah.
Moustafa Khawanda non stava nella pelle dal 7 ottobre, giorno in cui i macellai arabo-palestinesi l’hanno fatto sognare colpendo al cuore “i parassiti coloniali sionisti”.
I suoi deliri social hanno avuto come obiettivo non solo Israele ma tutto il popolo ebraico, cui ha augurato un’altra Shoah.
Khawanda ha scritto sui social:
“Sono il più antisionista che potrai mai conoscere nella tua vita. Con le mie stesse mani costruirò un impero per annientare IsraHell. Ci stavo lavorando prima che Hamas mi facesse sognare e praticamente è da 6 giorni (dal 7 ottobre 2023 nda) che non sto più dormendo e non sto più pensando ad altro”.
E ancora:
“Poi ti rispondo bene a tutto ma credimi che ho la mente in guerra. Sono pronto a partire e contribuire al suo annientamento. Questo è diventato il mio piano A. Ti dico solamente: lunga vita ai partigiani di Hamas e che Dio benedica la resistenza palestinese contro i parassiti coloniali sionisti. Il loro destino è lo sterminio…”.
Il giudice ha fatto notare che Khawanda:
“Dispone, sia di un passaporto italiano che di un passaporto egiziano e che dall’analisi dei timbri apposti sul passaporto italiano è risultato che l’indagato l’8.8.2022 si è recato in Qatar transitando dalla Turchia permanendovi sino al 22.8.202”.
Durante l’operazione che ha portato al suo arresto, la polizia ha eseguito quattro decreti di perquisizione locale e personale nei confronti del padre del giovane e di altri tre individui, che hanno sostenuto le sue idee.
Tra le perquisizioni effettuate, una ha portato al riscontro di un soggetto già noto alle autorità italiane per la vicinanza agli ambienti dell’estrema destra milanese, ed è stata effettuata in Svizzera da una pattuglia mista italo-elvetica, in stretta collaborazione con la Procura Federale di Berna.
Israele parassita e colonialista, per il popolo ebraico un’altra Shoah.
Quando l’opinione pubblica si renderà conto di chi è il vero nemico?