Da un passato che si pensava fosse tale sono riemersi il nuovo Partito Comunista Italiano e le liste di proscrizioni contro gli ebrei.
Il (nuovo) PCI ha stilato una lista di “organismi e agenti sionisti in Italia”, con nomi e cognomi di esponenti politici, imprenditori, esponenti della Comunità ebraica e giornalisti, nonché imprese e aziende italiane ed estere.
Lista apparsa sul sito del (nuovo) Partito Comunista Italia, nell’“Avviso ai naviganti 145”, venuta a galla in relazione alla “campagna mediatica contro Gabriele Rubini (meglio conosciuto come Chef Rubio, ndr.), l’Unione Democratica Arabo Palestinese e il P.CARC”.
Per i redattori del sito, occorre:
“Sviluppare la denuncia e la lotta contro organismi e agenti sionisti in Italia. […] Sia per sostenere la resistenza del popolo palestinese sia per liberare il nostro paese dai gruppi imperialisti italiani e stranieri e in particolare dal protettorato USA-NATO”.
Parole che appartengono a un “album di famiglia” noto già nei decenni scorsi, che hanno suscitato un’indignazione bipartisan nel mondo politico italiano.
Dalle parole di condanna del presidente del Senato La Russa a quelle del capogruppo di FdI al Senato Lucio Malan, passando per l’interrogazione parlamentare presentata dal Partito Democratico sul:
“Delirante comunicato di un gruppo antisemita, denominatosi nuovo Partito comunista italiano, che stila una lista di proscrizione di persone, associazioni, enti e imprese da colpire per i loro rapporti con Israele e il mondo ebraico. Ennesimo di una lunga serie di atti antisemiti”.
Nell’Avviso ai naviganti 145 il nuovo Pci non è presente una semplice lista di nomi, a comparire sono sette liste che corrispondono ad altrettante categorie, la più numerosa è quella dei “partiti politici delle Larghe Intese” e delle persone “presenti nel sistema mass-mediatico e culturale italiano”, con 90 persone.
Dietro a questa lista c’è uno zelante lavoro del nuovo Pci oppure una manina o una manona che ne ha indirizzato la scrittura?