Liliana Segre è stata nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per “aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale”.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, ha controfirmato il decreto giudicato “una decisione preziosa a 80 anni dalle leggi razziali”.
Liliana Segre, una volta venuta a conoscenza della sua nomina a senatrice a vita, ha affermato:
“Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare Ringrazio il presidente della Repubblica per questo altissimo riconoscimento. La notizia mi ha colto completamente di sorpresa”.
“A nome di tutte le comunità ebraiche in Italia, esprimo la nostra commozione per la decisione del Presidente Mattarella”, ha affermato la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, la quale ha aggiunto che la nomina:
“Risponde esattamente alla profonda esigenza di assicurare che l’istituzione chiamata a legiferare abbia a Memoria quanto avvenuto nel passato e sappia in ogni atto associare al formalismo della legge anche l’intrinseca giustizia e rispondenza ai fondamentali principi etici, in un contesto sempre più preoccupante nel quale l’oblio rischia di divenire legge oltre che fenomeno sociale”.
Nata a Milano il 10 settembre 1930, è una sopravvissuta all’orrore del campo di concentramento Auschwitz-Birkenau, dove trascorse più di un anno: dal 30 gennaio 1944 al primo maggio 1945.
Il 29 novembre del 2004, su iniziativa dell’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, venne nominata commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.
Liliana Segre è stata nominata senatrice a vita. Un giusto riconoscimento che arriva dopo la malvagità subite dalla Germania nazista.