In questi giorni Andrea Viterbi sta riscuotendo clamore per la messa in vendita della sua villa di San Diego al prezzo di 60 milioni di dollari. Ma chi è Andrea Viterbi?
Ebreo bergamasco, è riconosciuto dal mondo accademico come il telecomunicazionista vivente più importante del pianeta. Fuggito dall’Italia nel 1939 a causa delle leggi razziali, negli Stati Uniti ebbe modo di manifestare la sua genialità donando al mondo invenzioni che rivoluzionarono la telefonia cellulare. Famoso per l’omonimo Algoritmo, fondò la Qualcomm, i cui microprocessori sono presenti in molti modelli di telefoni cellulari, smartphone e tablet.
Per comprenderne le dimensioni e l’importanza, basti pensare che la Qualcomm, tra l’altro, è proprietaria di brevetti UMTS per le reti cellulari 3G. L’Algoritmo di Viterbi viene utilizzato quotidianamente da tutti noi: i navigatori GPS possono applicarlo per calcolare i percorsi più veloci per arrivare a destinazione, i cellulari lo usano per decodificare i codici convoluzionali che consentono di rendere più robuste le comunicazioni wireless, rilevando e correggendo eventuali errori durante la ricezione dei dati.
Insomma, un vero e proprio orgoglio del mondo ebraico che si aggiunge all’ampio ventaglio di scienziati ebrei costretti a scappare durante le persecuzioni razziali e che permisero di rendere migliore la nostra quotidianità. Tristemente, la mente non può non pensare a quanti potenziali scienziati e inventori ebrei se ne sono andati nei campi di sterminio nazisti, a quante invenzioni non inventate, a quante scoperte non scoperte.