Secondo Nabil Elaraby, Segretario Generale della Lega Araba, sono tre i paesi responsabili dei vari conflitti in Medio Oriente: Turchia, Iran e Israele. La dichiarazione è avvenuta durante il summit della Lega Araba in Egitto, istituito per discutere della recente situazione in Yemen. Curiosamente Elaraby ha accusato le uniche nazioni che non fanno parte dell’organizzazione politica internazionale di interferire con la vita delle altre proprio nel giorno in cui la Lega Araba ha fatto il primo passo verso la creazione di un esercito a cui parteciperanno tutti gli Stati membri e che verrà impiegato per contrastare eventuali minacce di carattere regionale.
“Ci sono alcune ingerenze da parte dei vicini, da una parte abbiamo Israele, dall’altra la Turchia e l’Iran che sono al momento impegnati ad interferire in diversi paesi” è stata la risposta di Elaraby a una domanda riguardante le accuse mosse da alcuni leader arabi nei confronti di non ben specificate “entità esterne” che starebbero alimentando rivalità settarie, etniche e religiose nel mondo arabo. Molte di queste accuse sono sembrate rivolte all’Iran, uno Stato che controlla indirettamente alcune zone di Siria, Iraq, Libano e Yemen, ma Elaraby ha voluto precisare che anche Israele e Turchia hanno oltrepassato i limiti per fomentare ulteriormente le violenze.
Il Segretario Generale inoltre ha promesso che i ribelli sciiti in Yemen saranno sconfitti annunciando l’intenzione di costituire una forza congiunta in grado di intervenire nella Penisola Araba. Alcuni analisti considerano questo passo come la base per un futuro scontro, potenzialmente molto pericoloso, tra l’Arabia Saudita e l’Iran per il dominio del Medio Oriente. “Lo Yemen è sull’orlo del baratro perciò è richiesta un’efficace azione di tutti i movimenti arabi e internazionali, dopo che sono stati esauriti tutti i mezzi per raggiungere un soluzione pacifica, per mettere fine al colpo di Stato degli Houthi e ripristinare la legittimità” ha dichiarato Elaraby durante la conferenza stampa alla fine del summit. La proposta verrà discussa entro un mese ed è già stata accolta positivamente da Kuwait, Egitto e Marocco, rispettivamente il precedente, l’attuale e il prossimo Stato a presiedere le Assemblee della Lega Araba.
Questa nuova joint-force della Lega Araba sarà schierata su richiesta da parte di un qualsiasi membro che stia affrontando una minaccia per la sicurezza nazionale, gruppi terroristici inclusi. I paesi della Lega Araba temono che, grazie all’accordo con gli Stati Uniti sul programma nucleare, l’Iran possa avere campo libero per espandere la sua sfera di influenza nella regione. In quest’ottica l’intervento in Yemen e la creazione di questo esercito sono una risposta diretta a quella che viene interpretata come un’aggressione iraniana. Da Washington hanno cercato di offrire rassicurazioni ma molti Stati arabi, in particolare i sauditi, rimangono scettici al riguardo.