Ha dell’incredibile ciò che è accaduto alla cantante israeliana Achinoam Nini, conosciuta all’estero come Noa. Accusata più volte di delegittimare Israele sulla scena internazionale con il suo supporto alla causa palestinese, la cantante si è vista boicottare il concerto di domenica in Spagna dagli attivisti del movimento BDS.
Lo ha annunciato lei stessa tramite il suo profilo Facebook in cui ha postato un’immagine dei dimostranti ripresi mentre esponevano cartelli inneggianti al boicottaggio verso Israele e verso la cantante israeliana, raffigurata in uno di questi con una grande X rossa sul volto.
Il post ha scatenato l’ironia degli israeliani che non gli hanno mai perdonato l’appello alla fondazione di uno Stato palestinese con Gerusalemme capitale e le dichiarazioni in cui affermava che i palestinesi hanno più di un motivo per essere arrabbiati visto il “furto di terra” ai loro danni. Il commento più popolare recita così: “Spero tu sia consapevole di essere tra i leader della protesta contro Israele. Ora ti sta tornando contro come un boomerang!”
La cantante non sembra aver gradito i commenti e ha risposto in una nota ufficiale sempre sul suo profilo Facebook:
“Il boicottaggio, a cui mi oppongo come metodo di risoluzione del problema, è una diretta conseguenza della politica di rifiuto della pace del governo israeliano e non ha nessun collegamento con l’antisemitismo. Sapendo che i vostri orrendi commenti saranno tradotti e letti da migliaia di persone in tutto il mondo, tra cui influenti opinion leader della comunità internazionale che seguono con curiosità la mia pagina, vi invito ad auto-censurarvi. Non credo che la reputazione di Israele migliorerà se le persone leggeranno che i cittadini di uno Stato democratico e tollerante augurano la morte a una cantante pro-pace. Perciò pensate due volte prima di scrivere.”