Non è ancora andato in onda il nuovo documentario della BBC sull’ultima guerra fra Israele e Hamas a Gaza e già fa parlare di sé. L’emittente televisiva ha ammesso che il documentario distorce la realtà per mostrare i palestinesi come più meritevoli della simpatia dello spettatore. Il documentario si chiama “Children of Gaza” e intende mostrare l’effetto dell’Operazione Protective Edge sui bambini che vivono nella Striscia di Gaza.

Secondo il Jewish Chronicle le testimonianze dei palestinesi sono state volutamente tradotte male per nascondere i frequenti commenti antisemiti degli intervistati. Ascoltando le voci originali è possibile sentire i bambini pronunciare regolarmente la parola yahud, ebreo. I traduttori della BBC hanno insistito però nel cambiare in “israeliano” in modo da far apparire i palestinesi come più tolleranti e non guidati da odio religioso. Dall’emittente televisiva fanno sapere che “parlando con i traduttori è uscito fuori che le persone a Gaza quando dicono ebrei intendono israeliani.”

Tralasciando l’infantilità di una tale risposta che dimostra tutta la parzialità della BBC nella copertura del conflitto israelo-palestinese, si tratta dell’ennesima dimostrazione della perversa tendenza ad insegnare ai palestinesi l’odio verso gli ebrei fin da piccoli. Campi estivi dove si impara a diventare un bravo terrorista, scuole in cui si glorificano i martiri e si cantano brani antisemiti, canali tv in cui gli eroi dei cartoni animati spiegano perché bisogna odiare gli ebrei, negli ultimi anni tante associazioni e ONG hanno svelato al pubblico questo aspetto della società palestinese che l’Occidente spesso fa finta di non vedere. Fra queste BBC Watch che già lo scorso anno aveva lamentato la parzialità dell’emittente televisiva nel trattare la guerra a Gaza: i palestinesi sempre vittime, anche quando lanciano razzi sui civili, e gli israeliani sempre aggressori.